Per chi non lo sapesse, il progetto "Cloudkicker" è stato partorito da un'unica mente di nome "Ben Sharp". Costui, essendo un polistrumentista, è riuscito nella sua carriera di artista a realizzare album dalla caratura inestimabile, autoproducendo il suo materiale lasciandolo in download libero, stando al di fuori di qualsiasi etichetta discografica. Quest'oggi sono qui per presentarvi uno dei suoi lavori migliori, ovvero: "Beacons".

"Ben Sharp" ha dichiarato più volte che la musica è il suo hobby preferito, non il suo lavoro, e si gode questa sua passione semplicemente scrivendo e realizzando materiale fantastico e , parlando di questo magnifico "Beacons", è riuscito a progredire da un "Djent" melodico strumentale di chiara matrice "Messhugghiana"("The Discovery"), a un qualcosa di completamente unico e suggestivo. Stiamo dunque parlando di un disco strumentale, interamente composto e suonato da una persona, che racchiude un tema unificante, ovvero un aereo che precipita, per poi schiantarsi. Da questo presupposto potrete quindi avere le idee più chiare sul significato dei titoli delle canzoni.

Il disco apre con "We Are Going To Invert…", un "loop" ripetuto più volte prima di dirigersi verso l'incendiaria "Here, Wait A Minute, Damn it!", che ancora non è una canzone piena, ma un ottimo antipasto per ciò che arriverà. Ecco arrivare "We're goin' in, we're going down", brano dal riff principale eccellente, un mix di tecnica e malinconia da far venire la pelle d'oca. Ora è il momento di "Oh God", traccia affascinante e sognante allo stesso tempo, che riesce nell'intento di colpire cuore e animo dell'ascoltatore. "We Were All Scared": crepuscolare e minimalista, passando successivamente alle due canzoni migliori dell'album: " It's Bad, We're It, Man, We Are.." e "Amy, I Love You", quest'ultima in particolare mantiene un incedere "Post Rock" moderato, per poi detonare ,verso il finale, in "Riff" di chitarre ai limiti dell'umano. Emozione pura, questo è certo.

Individualmente tutti i brani sono meravigliosi, ma quando si ascolta il "Platter" in tutto il suo insieme, si somma in maniera esponenziale la magnificenza di questa opera.

Nel 2010 "Ben Sharp" riuscii a realizzare una vera e propria esperienza uditiva impressionante, che mostra ad oggi ciò che è in grado di fare questo musicista.

Classico.

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