Ascoltate "Confusion Is Next", "Discipline" dei Throbbing Gristle, Nurse With Wound e il primo dei Suicide? Dovete essere consapevoli, non di una band ultrafamosa come i Kraftwerk, ma di un duo non troppo celebrato. I tedeschi Cluster, provenienti da un'iniziale esperienza (Kluster), accompagnati dal saggissimo produttore Conny Plank nel primo lavoro. Questo, ed episodi come "Plas" e "Im Suden" nel secondo, sono fondamentali per gli stilemi delle band citate pocanzi. Partorire tali atmosfere proto ambient-industrial, dissonanze, droni siderali e dilatazioni nella roboante Germania della contestazione anni Settanta è emozionante.

Digerito la lezione dei Pink Floyd e dei primi passi geniali di Canterbury, il kraut tedesco si è cimentato nel ripassare, migliorare, estremizzare, astrarre ancora di più quel disegno. In America si facevano jam enormi come i Grateful, gli Allman Brothers a Fillmore, i Ten Years After di "Undead" e "Do "What You Like" degli inglesi Blind Faith. In Italia e in Inghilterra si amavano i mellotron, gli organi come Wakeman e il flauto. In Germania si misero le mani sui tasti bianchi e neri. Eccezionale questo panorama cosi camaleontico ma allo stesso tempo ugualmente efficace ed efficiente. Accantonati gli astrattismi pittorici del progetto Kluster si mira a una visione più riflessiva, dedita alla contemplazione sonora e visiva. Non si voleva creare una riflessione sui misteri della psiche, del cosmo, ma piuttosto scaturire un effetto nevrotico, incentrato sull'orrore del subconscio. Perdizione, alienazione e abisso. Questo è il messaggio mastodontico e immane della Germania artistica.

Il voler reprimere il buio del nazismo incentivò impegno assiduo nella vita politica, culturale e dissacrante tedesca di giovani, intellettuali e femministe. Anche lì c'erano sequestri di persona e omicidi riposti in portabagli di macchine. Quindi, diversi dal misticismo celeste dei Popol Vuh e senza perdersi nei minimalismi di un "Atem" o pigramente riportare "favole paurose" alla Amon Duul o Magma , eccovi Roedelius e Moebius.

Dopo il colossale muro elettronico dei primi due lavori, si approda nella rurale Forst e si fonda uno studio di registrazione. Nasce il progetto Harmonia con Roether dei Neu. Si fanno due album interessanti e poi si molla l'idea. "Zuckerzeit" è il lavoro che precede "Sowiesoso" e che annuncia l'inizio di sonorità più plastiche, più vellulate e meno arcigne ("Hollywood"). Roether, che già zompettava con "Fur Immer", di certo influenza con le sue strutture "motorik", percui troviamo un ritmo, una sequenza stabile e non più digressioni. Si ricalca l'innocenza, l'infanzia, si esce da Berlino e si distende l'animo. I suoni saranno utili anche per Ultravox, Cars e OMD, specialmente lo spiccare di quei synth soffici su un tappeto ritmico meccanizzato, "Kraftwerizzato".

"Sowiesoso" viene registrato nel 1976 in due giorni con il produttore Conny Plank, guru per Gottsching, Devo, il kraut in generale e addirittura presente in "Profumo" di Gianna Nannini..Il disegno musicale è più mite, primaverile, grazie anche ai primi contatti con Eno (già al tempo reduce dall'ambient di "Discreet Music", "Evening Star" e "The Heavenly Music Corporation"). Non a caso l'anno dopo effettuarono con lui due album, ancora oggi gradevoli. Ma "Sowiesoso" rimane il lavoro più intraprendente della seconda fase, grazie all'aggiornamento, versatilità e all'impronta multiforme tipica del duo. Facendo scorrere il disco, come si dice "a loop", si entra in un quadro impalpabile, di spiragli di sole e leggera foschia, proprio quella che viene mente se si mette mano a "Before And After Science" o a "Music For Airports". Queste sono le connotazioni che illuminano il bolero della titletrack e "Zumk Whol", con il resto dei brani che ripercorrono l'astrattismo della ballata "Taking Tiger Mountain" di Eno.

Quel matto di Julian Cope dei Teardrop Explodes lo fa rientrare nei cinquanta album migliori del kraut, ma non serve lui: si necessita di pace e un paesaggio con cui meditare, ma se stiamo nel "mood" deel primo periodo magari una stanza e un fantasma della mente.

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