Charm, ironia, auto-ironia (che per il sottoscritto è sinonimo di intelligenza), carisma, arguzia e, ultimo ma non ultimo, voce. Ciara Mary-Alice Thompson (in arte CMAT, nota che è l'acronimo del suo nome) è un po' Bridget Jones e un po' drama queen del nuovo cantautorato indie folk iralndese.

Nata a Dublino nel 1996 e cresciuta a pane, pop e classic country, Ciara comincia a fare musica già a 17 anni. Quasi subito prova a fare il salto trasferendosi a Manchester ma dopo qualche buco nell'acqua decide di tornare all'ovile. Di nuovo a casa frequenta l'università ma anche questa volta non dura: abbandona gli studi per lavorare in un negozio di abbigliamento; questa volta però dandosi il compito di scrivere una nuova canzone ogni settimana.

Questa strategia buffa (come molte delle cose che le ruotano attorno in realtà) alla lunga porta i frutti sperati. Nel 2022 la manciata di brani che è riuscita a mettere assieme convince la AWAL Recordings ad offrirle un contratto che porterà alla pubblicazione di "If My Wife Knew I'd Be Dead" ("se mia moglie lo sapesse sarei morto", già da qui si intuiscono parecchie cose). A 13 mesi dalla sua uscita "If My Wife Knew I'd Be Dead" le porta il prestigioso Choice Music Prize, un premio assegnato all'artista irlandese dell'anno.

Le sue influenze dichiarate sono Katy Perry, Dolly Parton e (leviamoci il cappello) Johnny Cash. Per quello che conta io ci sento anche Ally (del film A Star is Born, aka Lady Gaga, aka Stefani Joanne Angelina Germanotta), Kate Bush, Lana Del Rey e, perché no, Adele.

In "Crazymad, For Me" Ciara solleva il piede da quel acceleratore folk che era stato il suo album d'esordio, cedendo la corsia a canzoni pop radio-friendly, dal piglio solare, ma ancora con un evidente influsso country.
"Crazymad, For Me" suona pulito, equilibrato, rifinito e organico; i testi potenti ed emotivamente significativi.

Per quanto riguarda le tematiche del disco CMAT ha dichiarato che l'intero disco è un concept album in cui, una versione di mezza età di CMAT, costruisce una macchina del tempo artigianale per tornare indietro di 20 anni e impedire che la se stessa del passato possa invischiarsi con la persona sbagliata. Non troverai un brano che racconti questo in modo esplicito, ma guardando il quadro da una certa distanza, pardon, ascoltando il disco nel suo insieme forse il senso arriva comunque.

Si parla dunque di relazioni (lei e il compagno di band Alan Farrell si sono conosciuti su Tinder), sessualità, salute mentale e "self care", ogni tema è trattato con serietà e umorismo allo stesso tempo. Per capirci, "Such a Miranda "è dedicata all'omonimo personaggio di "Sex And The City" e che dire di I... Hate Who I'am When I'm Horny? Penso che il titolo la dica già lunga.

Se cerchi un concept album country pop, su relazioni (anche traumatiche) e viaggi nel tempo, cantato con arguzia, ironia e intelligenza, bè, l'hai trovato.

Carico i commenti...  con calma