E' il 1976 quando nei negozi di dischi ecco spuntare una strana copertina... Due personaggi vestiti uno da gerarca nazista e l'altro da soldato semplice di truppa (sempre dell'esercito tedesco).
Signori e signore ecco a voi Cochi e Renato, in un'altro dei loro fantasiosi exploit!
Che dire, questo disco ha segnato la mia infanzia, quindi sarà difficile perme parlarne in maniera troppo distaccata... Però proviamoci!

Trattasi del loro ultimo disco, dopo il quale gradualmente ognuno dei due prenderà strade diverse, uno continuando una già scintillante carriera cinematografica, l'altro scoprendo le gioie del teatrante.
Ma in questa perla, controfirmata nella produzione, nell'esecuzione e nella composizione da Enzo Jannacci, ci sono contenuti grandissimi momenti sia musicali che cabarettistici, uno più sopra le righe dell'altro.
Questo è probabilmente il loro disco più acido, quello meno accomodante e quello più sperimentale.

Ma veniamo ora all'analisi Song by song:

"L'inquilino" - Il pezzo più famoso del disco, cantato in milanese è un gustoso ed irresistibile valzerino con Banjo in evidenza. Il testo è assolutamente brillante coi suoi attacchi alla televisione "che rimpirlisce la popolazione" alla stampa e ai mass-media in genere... Stupendo!

"Il Pino" - Su un travolgente ritmo Funky, con una sezione fiati ed un basso assolutamente scatenati, i nostri due raccontano l'improbabile storia di Pino, il quale suonando il sax e giocando la box dopo una serie di inintellegibili peripezie si trasforma in un aereo-umano... Una storia da morire dal ridere!!! Grande performance del gruppo, nel quale ai tempi militava alla batteria Tullio de Piscopo...

"Sturmtruppen" - Brano tratto dall'omonino film da loro interpretato quell'anno: E' una divertente marcetta che nasconde tra le righe un sottile velo di malinconia... o per lo meno è quello che ho sempre percepito io! L'incipit del brano è quasi tragico... Grandissimo il cameo di Enzo che canta con inflessione toscana "Canto, fo il cantante però canto solamente per amore..." Memorabile!!!

"Generale Pizza" - Come sopra, dal film "Sturmtruppen", è un pezzo disco music tutto alla Jannacci con Cochi e Renato in uno stralunato coro in falsetto che recita "Generale, signorsì.. Generale la Pizza..." Veramente da Neuro! Questo pezzo però è funzionale all'interno del film, nonostante l'ascolto sia molto piacevole vista l'ottima esecuzione della band, soprattutto del mitico Pino Sacchetti (al quale, dimenticavo, il suddetto brano "Il Pino" è dedicato). .

"Cos'è la vita" - brano composto da Jannacci-Boldi (si proprio lui, prima che il cervello gli si spappolasse per eccesso di "Vanzinina"...!) E' un'altro dei momenti topici dell'album: dopo un monologo di Pozzetto assolutamente incomprensibile su di "uno al quale volevano portare via l'orto" parte questo magnifico ritornello che fa "cos'è la vita, senza i danè..." tutto incentrato (in maniera assolutamente comica) su una serie di situazioni di povertà metropolitana, dopo il quale di nuovo ritorna il monologo intramezzato dalla frase-tormentone "Manon lo so!" e ancora il ritornello... Una gioia questo brano! Tutto da ascoltare!

"Stella Stellina" - Il brano più debole dell'album, trattasi di un funky un pò poliziottesco basato sulla famosa cantilena ma con un testo pieno di immagini "pulp"...

"La moto" - di Dario Fo ed Enzo Jannacci. Un'altro capolavoro assoluto! Su un'indiavolato Rock'n roll si canta l'esilarante storia di un tale che vuol barattare la propria moto con una ragazza proponendo lo scambio al suo fidanzato... L'epilogo è più fuori che mai. Qui Jannaci ci delizia di uno stupendo e lungo assolo di piano, tra il rockabilly e il bebop... Magia!!

"A Lourdes" - Su una base swing i nostri due raccontano un loro viaggio a Lourdes. Dissacranti più che mai escono frasi come "Non è un fatto di ignoranza, è solo un fatto di credenza - La credenza è tutta mia, piena di chincaglieria di Lourdes..." oppure "Tutti i Balurd (Balordi) a Lourdes". Anche qui uno spasso! Da sentire!

Forse l'album più bello e con la maggior concentrazione di classici del duo comico è "Il poeta ed il contadino", ma secondo me il più interessante ed il meno conosciuto è proprio questo qui... Purtroppo, come tutti i loro lavori, quest'album non è stato mai ristampato in CD e quindi ci tocca cercare costose e rare copie dell'epoca, però merita la fatica...

Concludendo, non so se questo disco oggettivamente meriti 5 stelle, ma al diavolo l'oggettività, è uno dei miei dischi preferiti in assoluto!!!!

Un saluto e buon ascolto!

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