Chi ha detto che il grindcore deve essere un genere "impegnato" o comunque "schierato"?

Gli Anal Cunt, per esempio, hanno dimostrato che è possibile replicare (in formato sonoro) le gesta dei più depravati e sadici bastardi pur suonando un genere che, per definizione, nasce e si sviluppa come forma di protesta politica.

Dalla Germania arrivano i fenomenali Cock & Ball Torture, inutile tradurre questo nome di battaglia, e ci servono il loro lascivo, eccitante e doloroso "porngrind". Nulla di paragonabile ai summenzionati AC , loro rimangono il top e suonavano molto più veloce, ma di carne al fuoco ce n'è molta! Se amate il BDSM, il pissing, lo swallow e pratiche affini (nella vita reale, come di fronte a uno schermo...beninteso!), se siete dei genitortuatori o degli schiavi latrina, ebbene, troverete geniale e indispensabile questa formazione teutonica! Parlavo di grind ma, in tutta franchezza, ci sono anche parti che potremmo definire death metal e riff che potrebbero essere stati partoriti dagli Obituary o dei Cannibal meno tecnici. La voce del "cantante", virgolette d'obbligo, è un ruggito basso, sommesso e catarroso. Tanta sana goliardia e una voglia irrefrenabile di farsi strizzare gli zebedei.

L'EP in questione, purtroppo, dura soli 20 minuti.

Finito "Cocktales" , mi raccomando, mettete sullo stereo "Sadochismo". Altra pietra miliare dei crucchi schiaccia-palle.

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