Ultimo cd del mio gruppo preferito e uno dei mei preferiti di tutta la loro produzione nonostante sia per certi versi autocelebrativo o ricalchi schemi compostivi di lavori precedenti. Non ho mai usato le catalogazioni standard per descrivere il loro genere a chi non li conosceva... preferivo "etichette" soggettive e bizzarre. Musica metereologica, paesaggismo emotivo, erotismo sonoro, gioia di vivere, armonia etc. Il trio scozzese ha sempre saputo creare originali e spesso eteree melodie rese ancora più originali dalla voce inimitabile e sensuale di Liz Fraser. Una donna di grande raffinatezza ed estrema originalità nello studio e creazione dei stessi cantati.  Ad una gran dote naturale si somma l'intelligenza di saper usare le tecniche e gli stili più disparati per creare qualcosa di unico. Liz spazia dall'impostazione jazz ai mantra, dagli acuti e vocalizzi più lirici a tonalità più profonde o dal similpunk degli esordi ai canti funebri o inni sacri.

"Violane" apre il cd con le possenti chitarre elettriche ed effetti di tastiera che sembrano riprodurre quelli di un'astronave (!) Liz usa il suo noto non-linguaggio e gioca con le doppie voci. Gli altri brani, dopo anni di testi volutamente indecifrabili, hanno vere parole e veri concetti anche se ermetici ed intimi. "Serpentskirt" è dedicato al secondo figlio, l'arpeggio malinconico a "pioggia"delle chitarre si apre verso la fine diradando le nubi. "Tishbite" è un brano carino ma che non spicca forse per le chitarre usate in modo più tradizionale e ripetitivo come pure il cantato. "Half-gifts" ha un'atmosfera molto intima grazie ad un giro di basso circolare, un arpeggio di chitarra trasognato e un organetto d'altri tempi. La timida musa racconta della dolorosa rottura sentimentale con Guthrie e di come sia riuscita a recuperare l'autostima come donna e come artista in un tono intimista. "Calfskin smack" altro brano carino ma poco incisivo dove ci si può divertire ricantando i cori delle doppie voci che ricordano il fraseggio dei neonati. "Rilkean Heart" ripropone gli sprazzi di sole già intravisti in brani di "Bluebell Knoll" cantata da un angelo al proprio cuore che si sta ancora recuperando (accenni indiretti alle difficoltà di riequilibrio dopo la terapia intrapresa per affrontare traumi infantili causati da abusi familiari). "Ups" è un brano da proporre ai logopedisti e a chi vuol correggere difetti di pronuncia: ai concerti tra il pubblico c'era un coro esilarante di "ba-ba trrrrrrr"!
"Eperdu" riporta alle atmosfere sognanti di "Victorialand" con doppie voci degne di sirene sugli scogli (ne consiglio l'ascolto in cuffia al mare da soli). "Treasure hiding" ha una struttura simile a "Pur" e a "Ooze out and away, onehow" dove ad un preludio di chitarre lente e ad intermittenza si passa ad arpeggi melodiosi con un crescendo vocale di grande effetto e rara bellezza. Uno dei brani più belli di questo cd, un passaggio emozionante dalla penombra al riverbero luminoso. Il meglio però viene alla fine... il cd si chiude con "Seekers who are lovers". Gli effetti di chitarra tramite echi e riverberi creano un suono particolarissimo: il fondale marino, il vento nella tempesta, il centro di un ghiacciaio. Al canto principale con voce sdoppiata si aggiunge un vocalizzo degno della Lirica che fa sciogliere i sassi. Robin Guthrie ha creato apposta questo sound come tributo al grande Morricone. Ho un bel ricordo di Robin, gentile e umilissimo: "anche tu puoi imparare a suonare la chitarra come la suono io!".

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