"Live Two" dei Coil, registrato il 15 settembre 2001 a Mosca, è senza dubbio un’esperienza di ascolto intensa e feroce. La performance dal vivo della band si concentra sul materiale più dissonante e aggressivo che i Coil stavano producendo in quel periodo, con un focus su brani provenienti da album come "Constant Shallowness Leads to Evil" e l'EP "Restitution of Decayed Intelligence". Il disco cattura la quintessenza dell'arte dei Coil, un'elettronica sperimentale spinta ai limiti dell'ascoltabile, in grado di penetrare profondamente nell'anima dell'ascoltatore. Il concerto si apre con la ventosa "Something: Higher Beings Command", una traccia proveniente da "Musick To Play In The Dark 2" che subito cattura l'attenzione con il suo ritmo circolare e il drone crescente. Le atmosfere dense e pesanti creano un'introduzione perfetta a un set che non lascia spazio a compromessi. La voce invasata dello sciamano John Balance fa da guida in questo mondo sonoro, spingendo l’ascoltatore a rimanere immerso in un vortice di elettronica che sembra non voler mai placarsi. Con "Amethyst Deceivers", uno dei loro classici immancabili dal vivo, la band continua a esplorare sonorità più cupe e inquietanti. Il brano riesce ad avvolgere l’ascoltatore in un’oscurità che è al tempo stesso misteriosa e seducente. Il brano inedito del set, "What Kind of Animal Are You?", è un esempio lampante del lato più brutale e primordiale della musica dei Coil. Balance, con la sua voce sussurrante e grida improvvise, si trasforma in un'entità animalesca, interrogandosi e proclamandosi ora "salamandra", ora "cane". La traccia è caotica, elettrica e invasiva, una vera e propria scarica di energia che ribalta ogni convenzione musicale e rimanda a una riflessione più profonda sulla natura dell'essere umano. "Blood From the Air" proviene dal loro album Horse Rotorvator (1986), uno dei lavori più significativi della band. In questa versione live, la traccia viene eseguita in una veste pacata rispetto alla sua versione originale, più irruenta e industriale. La nuova interpretazione è sorprendentemente atmosferica e rilassata, ma conserva comunque la sua aura inquietante. Il brano scivola tra elettronica lounge e droni morbidi, mantenendo un senso di pericolo latente che non scompare mai completamente. Con "The Green Child", i Coil continuano il loro viaggio nell’inconscio. La traccia si sviluppa lentamente, trasportando l’ascoltatore in un mondo di suoni ipnotici e ambientazioni distorte. La voce di Balance, enigmaticamente presente, guida attraverso un paesaggio sonoro che sembra sfuggire da qualsiasi logica temporale. Il brano è un'esperienza sensoriale che sfida le percezioni ordinarie e crea un’atmosfera di attesa che si dissolve nel nulla. Il set si conclude con "Constant Shallowness Leads to Evil", un brano di sedici minuti che rappresenta l'apice della performance. Questo pezzo è il culmine di tutta l’esplorazione sonora dei Coil, una distesa infinita di drone, voci distorte e percussioni elettroniche che si intrecciano in una spirale incessante. La traccia non lascia alcun margine di respiro, è un'esperienza immersiva che annulla il tempo e la realtà, immergendo l’ascoltatore in un mondo di suoni distorti e voci che sembrano provenire da una dimensione parallela. Sono poi rimasto sorpreso dalla qualità della registrazione: "Live Two" suona davvero bene ed è indubbiamente un album da possedere per i fans dei Coil. Disponibile sul tubo: https://www.youtube.com/watch?v=KRk4OQQ3_zQ.
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