Con Musick To Play In The Dark i Coil diedero una sterzata alla loro carriera: il loro sound stava mutando, diventando elettronico, denso, minimale, gotico e bizzarro. Credo sia il vertice della loro discografia. Nel tempo questo enigmatico lavoro è diventato un vero e proprio oggetto di culto. La cronica mancanza di ristampe (si potevano trovare solo alcuni bootleg russi mentre le copie originali dei cd viaggiavano da un minimo di 70 a un massimo di 150 Euro) lo hanno reso un oggetto del deisiderio di molti collezioniti. Ora l’etichetta indipendente americana Dais Records (specializzata in avanguardia) ha ristampato, sia in vinile (in diverse edizioni colorate) sia in cd, il primo volume di Musick To Play In The Dark e, l'8 aprile. renderà disponibile anche il secondo che già può essere preordinato in tutti i formati compreso quello digitale. Con i Coil avevo un rapporto controverso: di Scatology apprezzavo qualche canzone sparsa mentre di Horse Rotorvator adoravo in particolare un brano come “Ostia” ma, in generale, trovavo la loro musica troppo frammentaria e schizofrenica. L’ingresso in formazione di Tighpaulsandra (che già aveva collaborato con Julian Cope) è stato molto importante nel cambiare direzione al loro sound: finalmente i Coil suonavano una musica pacata per tutta la durata del disco con le tastiere e l’elettronica in primo piano su cui spiccava il vocione carismatico di John Balance.

Il primo volume di Musick To Play In The Dark contiene 6 tracce per una durata totale di 60 minuti. Il disco si apre con la litania sepolcrale di “Are You Shivering?”: il recitato minaccioso e cupo di John Balance (sembra quasi uno dei cenobiti evocati da Clive Barker in Hellraiser) è accompagnato da un cupo “drone” di organo e da cori inquietanti che evocano atmosfere “lovecraftiane”. La successiva”Red Birds Will Fly Out of the East and Destroy Paris in a Night” è un omaggio ai Tangerine Dream del periodo Virgin e getta un ponte fra la musica cosmica tedesca e il post industrial. “Red Queen” si rivela invece una splendido brano dominato da un pianoforte jazzato ma con un “feeling” gotico sublime mentre “Broccoli” si snoda in maniera sinuosa e lascia poi poi spazio ai deliri di “Strange Birds”, una sorta di “collage” di fonti sonore non identificate in cui ascoltiamo il canto di uccelli di altri pianeti. La chiusura è affidata alla lunga “The Dreamer is Still Asleep”, un’invocazione ad un oscuro e misterioso sognatore che potrebbe essere anche Cthulhu conoscendo l’influenza di H.P. Lovecraft per l’estetica artistica dei Coil.

I Coil stavano cambiando pelle dimostrando come la lora arte fosse in costante evoluzione. Sono stati degli artigiani sopraffini che sapevano unire in maniera alchemica elementi diversi (l’industrial, il dark-ambient, l’acid house, il krautrock) ottenendo una sintesi originale. Disponibile su Bandcamp: https://coilofficial.bandcamp.com/album/musick-to-play-in-the-dark.

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