All’interno della scena post industriale esoterica, i Coil sono stati indubbiamente uno dei nomi fondamentali. Il gruppo di John Balance e Peter Cristopherson ha attraversato varie fasi creative e ha saputo reinventare sempre il proprio suono non facendo mai un disco uguale all’altro. Oggi la loro influenza è evidente in molta elettronica e sperimentazione. Dopo la prima fase, caratterizzata da capolavori dell’industrial esoterico come “Scatology” e “Horse Rotorvator”, i Coil nel 1991 se ne uscirono con “Love’s Secret Domain”, un disco di acid house deviante – fortemente influenzato dall’uso di droghe come da loro stessi ammesso - che nondimeno mostrava quanto John Balance e Peter Christopherson sapessero essere eclettici nel ridefinire i confini del genere con incursioni nella musica di avanguardia.

Nel 1992 uscì invece “Stolen And Contaminated Songs”, un disco di outtakes e di materiale che non aveva ancora visto la luce registrato durante le sessioni di “Love’s Secret Domain”. Ora la Cold Spring lo ristampa in cd e, per la prima volta, in vinile in edizione limitata. Si tratta di un lavoro a suo modo importante in quanto ci fa entrare direttamente nel laboratorio Coil e ci mostra il modo in cui il gruppo lavorava e plasmava la materia sonora. Inevitabilmente “Stolen And Contaminated Songs” è un album frammentario e discontinuo. Tuttavia al suo interno si trovano vere e proprie gemme come “Original Chaostrophy”, dalle influenze “stockhauseniane” e “Nasa Arab”, un brano tribal-ambient simile a quanto farà da lì in avanti Robin Storey con i Rapoon. “Omlagus Garfungiloops” è invece un bizzarro avant jazz liquido che si avventura in territori inediti. Troviamo anche una versione alternativa di “Love’s Secret Domain” meno psicotica dell’originale ma comunque interessante. La drone music di “Wrim Wram Wrom” sembra invece anticipare il minimalismo psichedelico del successivo ed epocale “Time Machines”. “Who’ll Fall” è sicuramente il momento più triste e commovente ed è basato su una telefonata in cui i Coil apprendono del suicidio di un loro amico.

In sostanza “Stolen And Contaminated Songs” è un tassello importante per capire l’universo sonoro dei Coil e consiglio a tutti gli estimatori del gruppo di non lasciarsi sfuggire questa ristampa. L’auspicio è che vengano rese disponibili anche dischi che ormai hanno raggiunto cifre da capogiro sul mercato collezionistico come “Musick To Play In The Dark”, il citato “Time Machines”, “Black Antlers” e “Moon’s Milk”. Disponibile su Bandcamp: https://coldspring.bandcamp.com/album/stolen-contaminated-songs-csr276cd-lp.

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