Se avete un momento buio della giornata in cui non avete la minima intenzione di cosa fare è il momento buono per ascoltare i Colder.
Era una serata noiosa quella in cui scoprì i Colder. Nessuno con cui parlare sulla chat nessuna cosa da studiare, tanta noia, la malinconia e la solitudine si stavano prendendo il sopravvento in me, quando ad un certo punto decido di aprire il programma per scaricare qualcosa di nuovo che mi travolgesse. Consigliati da Claudio Fabretti decisi di ascoltare i Colder.
L'album parte con "Crazy Love"... me ne innamoro... alzo il volume e la riascolto 2-3 volte... l'album trascorre piacevolissimo... 10 canzoni di puro godimento... basso in primo piano che entra nel cervello e non ne esce più... nessuna chitarra, l'album segue un ritmo continuo, i synth sono perfetti... una voce pacata che non riesce a provare sensazioni e farsi travolgere dalle atmosfere spaziali dell'album.
Il capolavoro dell'album è "Shiny Star"... un armonia di suoni, qualcosa che le parole non riescono a descrivere. Il gruppo francese ci lascia esterrefatti, ci fa vedere il mondo da una prospettiva completamente nuova. La malinconia diventa un atmosfera dubbiosa, in cui senti che devi fare qualcosa, devi muoverti, non puoi starti fermo. L'album cala di intensità nella seconda parte, abbandonando leggermente il ritmo incalzante che caratterizzava la prima parte. Il risultato è un album molto buono, da far invidia a molti. Notevole è la traccia che lasciano i Joy Division e i Kraftwerk specialmente in "Where" e "Silicone Sexy".
Sono loro oggi insieme agli Interpol a farci dire che il New Wave non è morto, anzi ha ancora molto da raccontarci.
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