Ore 00.40, sono stesa sul divano, non riesco a dormire.
Mi sintonizzo su MTV e guardo disgustata la fine dell'ultimo video di Cristina Aguilera (quello dove lei ha il cappello rosa con scritto "Lady" per intenderci) quando sto per spegnere rassegnata la televisione e ritentare l'abbraccio di Morfeo mi colpiscono lo schermo bianco e un suono elettronico sordo e sinistro, comincia un altro video.
L'attacco di basso e batteria elettronica mi fanno letteralmente schizzare su come una molla e alzare (per quanto possibile) il volume. Animazione, bianco e nero, un uomo corre cambiando continuamente direzione come se fosse chiuso dentro un edificio, inseguito da non si sa chi. All'effetto claustrofobico si aggiunge una voce calda e asettica.
Il riferimento ai Joy Division è immediato anzi "Crazy Love" pare sia un tributo a questo gruppo e l'uomo del video sarebbe proprio Ian Curtis.
Il giorno dopo cerco di informarmi meglio e scopro che l'album di esordio di Colder (ovvero il parigino Marc Nguyen Tan), dove troverò questo pezzo, è "Again" e ovviamente lo acquisto. Fra l'altro insieme al cd c'è un dvd in omaggio con 6 video fra i quali anche il suddetto.
Again è un bel disco, una bella fusione di pop, dub ed elettronica, le influenze sono assolutamente da ricercare, come già detto, fra Joy Division, New Order e Kraftwerk.
Purtroppo non tutto il cd mantiene le promesse dei primi due singoli usciti, "Crazy Love" e "Shiny Star" sono infatti i due momenti più alti e affascinanti di tutto l'album. Per il resto ci troviamo davanti a ballate elettroniche arricchite da ritmi sordi e incalzanti come "One Night In Tokyo", "Confusion" e "Silicone Sexy" dove la voce che si mantiene sempre sullo stesso tono pervade l'atmosfera di forte oscurità.
Un interessante album di esordio insomma pur avendo per tutto il disco una forte impressione di "già sentito".
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