Signore e Signori, dopo quattordici anni di "cocente" attesa, è finalmente tra noi "Jurassic World", "Jurassic Park 4" per gli amici. Dato per disperso per una decina di anni buoni, eternamente nel cosiddetto "development hell", ovvero "non sappiamo minimamente cosa inventarci per questo film", alla fine i Nostri ce l'hanno fatta ed il nuovo, fondamentale, capitolo di una saga che non sarebbe mai dovuta esistere è arrivato tra noi tutti.

I Signori della Universal da mesi si sfregavano le mani alla sola idea di far tornare sul grande schermo tirannosauri, velociraptor e turisti del brivido vari, tutti da buttarsi, alla prima occasione, nell'arena del "si salvi chi può". Dove eravamo rimasti? Allora, andando a memoria era il 2001 e "Jurassic Park III", diretto da tale Joe Johnston (chi??), ti faceva chiedere perché avessi speso 9.000 lire per una specie di film-playstation che, distanza di quindici anni, ti fa ancora chiedere quale malata logica legasse tra loro le varie scene. In compenso c'era lo Spinosa-uro che si mangiava tutti o quasi e un povero Sam Neill palesemente in bolletta che non poteva che farti tenerezza. Premio Pernacchie d'Oro 2001 assicurato.

La logica avrebbe quindi voluto che tutta 'sta cosa dei dinosauri rimanesse un bel ricordo degli anni Novanta, di quando andavi alle elementari e il giorno dopo correvi a comprarti il pupazzo del tirannosauro con scritto JP sulla zampetta e invece no, bam!, ora ti becchi pure il quarto.

Il filmone stavolta non si chiama nemmeno più "Jurassic Park", ma "Jurassic World", che evidentemente stare a spiegare ai dodicenni di oggi cosa sia stato il film originale venti e passa anni fa costava troppa fatica, quindi meglio partire con un titolo/filone completamente nuovo, al quale allegare un'altra infinita serie di seguiti e rifacimenti vari. Il caro Spielberg, come per la volta precedente, si "limita" ad essere il produttore esecutivo che è un po', in questi casi, come fare il palo in una rapina. Per la serie: c'ero ma non ho colpe, per qualsiasi porcata che vi capitasse di vedere sullo schermo chiedete a quel primino di Trevorrow! E se c'ero dormivo! (pure noi ogni tanto, Steve...)

Che succede in ben 123 minuti di film? Indovinate un po': ci sono i soliti turisti disgraziati, anche stavolta nipoti di qualche pseudo-scienziato che ancora non ha capito che con i cosi-raptor è meglio lasciar perdere, il belloccio di turno e qualche cattivone che vuole illegittimamente lucrare su queste povere bestioline. E visto che, come a Gardaland, ogni tanto il pubblico vuole la giostra nuova, stavolta si sono anche inventati un dinosauro completamente nuovo di pacca, l'altisonante Indominus Rex, una specie di OGM gigante che va in giro mangiandosi operai messicani (e quando mai....) e qualche bianco sovrappeso. Un coso, francamente, brutto a vedersi e che più che uno spietato predatore del non-passato sembra essere un cattivo dei Power Rangers, ma tant'è. A dirla tutta ci sarebbe anche un bel finale, eh, roba da pellicolona hollywoodiana di una volta con tanto di (OCCHIO ALLO SPOILER) mega incontro di wrestling che sembra di star rivedendo qualche seguito di serie C dei "Godzilla" giapponesi degli anni Sessanta, con botte da orbi che tirano giù palazzi interi, quindi dire che stavolta non si sono impegnati sarebbe da fetenti, ma noi, veri utenti debaseriani, dobbiamo tenere un garbato distacco nei confronti di 'sti "kolossal 'mmericani".

La regia, affidata al "sapiente" Colin Trevorrow, non è pervenuta e, se non fosse per qualche bestione preistorico che fa capolino, parrebbe di star guardando l'ennesimo video rap su MTV.

Tutto già visto e stravisto, ma va riconosciuto che piazzarti la colonna sonora del primo film dieci minuti dopo l'inizio ha il suo perché (per quei trenta secondi) ed è in quel momento che tu, quasi trentenne, entrerai immediatamente in Modalità Nostalgia Canaglia ON. Maledetti, me la pagherete.

Una "cagata pazzesca" di fantozziana memoria, quindi? Assolutamente sì, e quindi divertentissima. Un giocattolone di due ore imbottito di effetto amarcord oltre che di effetti speciali, una trama inesistente e attori inespressivi quanto basta, roba che la seconda trilogia di "Guerre Stellari" (ARGHHH!!) in confronto era un capolavoro del cinema muto degli anni Venti. Un film brutto e stupido, con più in momento di noia, che farà però la gioia di chi, per una sera, vorrà fingere di avere di nuovo otto anni ed essere nel 1993 e non trenta ed essere nel 2015: nostalgici di tutti paesi, unitevi, questo filmone è per voi!

Il giocattolone di cui sopra, per due ore consecutive, ha persino il suo perché, sempre che, da sciagurati quali siete stati per essere consenzientemente andati a vederlo, non vi aspettiate risvolti filosofici del tipo "riflessione proustiana sul rapporto a tre Uomo/Dio/I Dinosauri", ma venti minuti dopo essere usciti dalla sala vi chiederete, seriamente, cosa eravate andati a vedere. Filmone da pop corn e "do uno sguardo su facebook tra una battuta e l'altra", per intendersi. A ciascuno il suo, a suo modo una ragione di esistere ce l'ha ed è meglio di tante altre ciofeche in circolazione, almeno il velociraptor che si mangia il cattivo di turno dà sempre soddisfazione. Frequentatori di cineforum astenersi e domani tutti a comprarsi il pupazzo del tirannosauro!

PS: e se non ne avete abbastanza di seguiti improbabili e poco graditi ci rivediamo a breve su questi schermi con "Guerre Stellari 7"! (sigh....)


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