Alcuni dischi ti scelgono. Ti sembra di conoscerli da una vita.
Il titolo mi aveva già detto tutto, sapevo fin troppo bene con cosa avevo a che fare. Sapevo che gli incubi che vi avrei trovato erano i miei.
"Near-Life Experience" ovvero "Per un momento soltanto... è stato quasi come essere vivi"
La storia è sempre la stessa, esci di casa solo per procurarti la roba, corri su e giù col respiro affannato, perennemente in cerca di un appiglio...
Ci hai provato ad uscirne, ma ogni volta ci ricadi, è come essere nell'occhio di un uragano e cercare di venirne fuori: non puoi.
E così comincia "Hurricane", tiratissima, disperata. Le chitarre sferzano, come vento che ti taglia il viso. "Stay away from my love..."
Le giornate le passi chiuso nel tuo appartamento, disteso sul pavimento, con le tapparelle abbassate, in preda ai tuoi sogni disturbati... Vorresti alzarti, ma sei troppo debole e pallido, pallido come la luna di giorno ("Weak As The Moon")
C'è un senso di urgenza, di disperazione e rabbia in questa manciata di canzoni. "Bitten" è una fucilata, la voce di Thalia Zedek è l'urlo di una bestia ferita, intrappolata. E le chitarre di Chris Brokaw (Codeine) intrecciano riff graffianti e melodie ipnotiche.
Una ballata dal retrogusto amaro come "Walk On's" ci fa riprendere momentaneamente fiato, ci invita a ripaprire gli occhi.
"Everything was in a Half-life": ti sei finalmente alzato, ma forse sei nel mondo sbagliato, forse sei ancora strafatto, l'incubo è uscito dalla tua testa e ha cominciato ad invadere il resto della stanza. Si allarga a chiazza d'olio sulle pareti e poi si chiude attorno a te. E adesso dove ti nascondi?
Eppure una volta c'è stata un po' di speranza per te. E la conclusiva "Sloe-eyed" non è altro che il ricordo di quel tempo, un ricordo che fa male, perchè era solo una piccola pausa che ti veniva concessa, e ora sei di nuovo intrappolato nel tuo inferno.
Ricordi? Lei era bellissima, tu avevi deciso di ripulirti. Avevi grandi progetti. Volevi ricominciare da capo. Hai comprato dei vestiti nuovi, hai sentito un po' di gente che da tempo ti aveva lasciato perdere, hai provato a riempire il grande vuoto lasciato dalla droga. Camminare per le strade tranquillamente, guardare l'umanità che passa, tenerti sotto braccio.
E per un momento sentirsi felici... quasi come essere vivi.
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