Il trio inglese dei Conan fa Doom Metal di quello buono imparentato con lo Stoner e lo Sludge e nel 2022 torna alla ribalta con questo “Evidence Of Immortality”. I tempi sono cupi e lenti, oscuri e claustrofobici come nella introduttiva “A Claved Head No Longer Plots”, 10 minuti in cui la voce stentorea e declamatoria del frontman Jon Davis fa da contraltare a una sezione ritmica pesissima e le distorsioni in feedback delle chitarre assaltano l’incauto ascoltatore con scorribande dal sapore sludge. In “Levitation Hoax” i tempi si fanno più veloci e incalzanti con delle ripartenze doom/stoner pesanti come un macigno, brano che sembra tratto dal precedente e ottimo “Existential Void Guardian” con le sue incursioni nello sludge più intransigente e maledetto.

“Ritual Of Anonymity” è un pezzo quasi hardcore nei suoi 3 minuti e 36 secondi di durata, infarcito dall’olezzo di morte di cui John Davis canta nei suoi testi. “Equilibrium Of Mankind” inizia con una serie di distorsioni dettate dai tempi al rallentatore della batteria, 8 minuti di puro sludge/doom metal ossessivo e monolitico in cui è il batterista a farla da padrone con le sue cavalcate e le sue ripartenze al fulmicotone, distorsioni di chitarra sature e sulfuree poi avanzano sul finire del pezzo dando maggior asprezza a tutto il comparto sonoro. “Righteous Alliance” è una cavalcata stoner/doom in cui il frontman urla tutta la sua furia battagliera, i tempi sono arcigni e acidi e polverizzano le orecchie del povero ascoltatore con 8 minuti potenti e poderosi.

Si chiude, infine, in bellezza col claustrofobico strumentale “Grief Sequence” dettato dai synth, 14 minuti di una ossessività allucinante che rendono questo “Evidence Of Immortality” un monolite nero nelle cui spire l’ascoltatore si addentra col dovuto timore di avere di fronte un brano dai sapori gotici e arcani, un pezzo inusuale per i Conan ma davvero ben riuscito e che non fa altro che testimoniare la grandezza di questa band. Si attende con impazienza il seguito, dato in uscita per il mese di Aprile 2025 su Heavy Psych Sounds Records, che per l’occasione ristamperà anche il loro primo full-lenght “Monnos”.

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