Cornell Woolrich pubblicò il libro "The Bride Wore Black" nel 1940 negli USA e nel 1948 uscì in Italia la traduzione completa. Quest'opera è un libro giallo (appartenente al filone thriller). Per quanto riguarda la copertina, ho scelto di mettere quella italiana.
Una bella e giovane donna si aggira negli USA e in ognuno dei posti in cui si ferma uccide un uomo, per motivazioni sconosciute, perseguendo un misterioso disegno. Ogni capitolo infatti si divide in tre parti così denominate: "La Donna", il nome dell'uomo assassinato e "Post-Mortem". Nella prima parte, "La Donna", viene presentata una donna, ora bionda e bassa, ora mora e alta, ora rossiccia e di media statura, che commetterà l'omicidio. Nella seconda parte viene narrato l'omicidio della vittima e la fuga dell'assassina (l'omicida adopera modi sempre diversi per togliere di mezzo le vittime). Nella terza parte, "Post-Mortem", il detective Wanger cercherà di scoprire l'identità dell'assassina, che nessuno dei testimoni ha mai visto. A fine capitolo Wanger scrive il rapporto al suo superiore. Piano piano capisce che la morte di questi uomini ha una logica, che Wanger scoprirà troppo tardi (o quasi) per salvare tutti e quattro gli uomini assassinati fino a quel momento, ora toccherà a lui cercare di salvare il quinto.
Durante questo viaggio, il lettore si chiederà il perché di tutti questi omicidi, sostenendo il detective Wagner, che, alla fine, riesce a individuare il bandolo della matassa e l'identità dell'assassina, con una soluzione davvero stupefacente. Non mancano i colpi di scena, dettati dalla volontà di vendetta di Julie Kileen, assassina che agisce perché ha subito un dolore atroce: la sua personalità è quella da grande romanzo.
La scrittura, molto enigmatica, incute moltissima suspence al lettore, che omicidio dopo omicidio, si farà prendere sempre di più dalla paura, ma anche dalla speranza che Wanger trovi la soluzione. Io, ad esempio, quando l'ho letto (ero ancora molto piccolo), la notte in cui non avevo ancora finito di leggerlo non chiusi occhio, perché temevo che arrivasse lei, quella donna...
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