La pioggia batte sulle finestre delle numerose case della città. E' notte buia, una serata cupa, tenebre, ma anche a quest'ora tarda, c'è qualcuno che girovaga ancora per la città, senza una meta, senza un motivo, senza fretta. Corveleno. Roma. 2003. "Heavy Metal".
Il trio romano ritorna dopo un disco ben accolto dal pubblico uscito esattamente l'anno prima, il titolo è simile, infatti si passa dal "Rock'n'Roll" a "Heavy Metal". Vi starete chiedendo amici miei, e la qualità del prodotto? E' cambiata? Neanche per sogno miei cari, è la stessa, la stessa che ha e continua ad emozionare gli amanti di questo genere. Ma può anche essere, molto probabilmente che il gruppo si sia addirittura superato, Squarta produce i suoi lavori in maniera divina, Primo e Grandi ci scorrono che è una meraviglia, ma d'altronde certe cose si sanno... In circolazione precisamente dal '95, dopo varie partecipazioni a varie compilation e varie uscite, il 2004 è stato un anno d'oro per i membri della band, in particolar modo per Primo, che con questo disco e con "Bomblocat" è riuscito ad imporsi, diventando uno degli artisti migliori sul mercato, partecipando a diversi dischi italiani in quel periodo, si parla del genere hip-hop naturalmente.
Un album dai suoni grezzi, senza regole predefinite e ricco di atmosfere periferiche, che rendono il lavoro molto cupo e, scusate il termine inusuale, scuro. Album che a parer mio dovrebbe piacere soprattutto agli estimatori del trio, di fatti il loro stile è lo stesso, ma anche chi non li conosce credo no avrà problemi a trovare difficoltà nell'ascoltare il CD. Molti i temi trattati, bellissimo quello di cui Primo ha deciso di parlare nella fantastica track "Un Mestiere Qualunque", canzone ormai arcinota della quale esiste anche un video che ha avuto un ottimo risvolto dal punto di vista mediatico; la storia vecchi miei, non ve la racconto.. so bene che avrete l'onore e il privilegio di poterla sentire un giorno. Ma non ancora. Non ancora. Da notare anche gemme come "Le Guarde, I Pompieri E L'Ambulanza" o "Potente In Culo". Insomma per chi cerca un album "grezzo", potente, da ascoltare di getto, sono sicuro che questo vi piacerà, e il voto che mi accingo a dargli è assulatamente meritato, ma visto la mancanza di featuring, mi dispiace ma non si becca il 5. LP ricco di atmosfere, duro, le voci incazzate del trio sono la caratteristica di questo gruppo.
I Corveleno si sono confermati presenza di spicco nel panorama dell'hip-hop italiano, e il loro prossimo prodotto sarà di sicuro migliore di questo, e io naturalmente non mi esenterò dal procurarmi. E intanto i Corveleno continuano a camminare imperturbati sotto la pioggia, senza una meta, senza un motivo, senza fretta. Ma dove arriveranno questi ragazzi? Arriveranno primi? Forse. Ma non ancora. Non ancora.
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