Uh-oh! Ci fanno notare che questa recensione compare anche su http://www.marshallmathers.it/
L'album dei Co'Sang (Con il Sangue) "Chi More Pe'mme" (Chi Muore per me) è uscito sul territorio nazionale nel 2005 riscuotendo un discreto successo anche fuori i confini campani, questo ancora più apprezzabile visto che l'album ha come obiettivo primario quello di circuirsi all'interno del proprio perimetro di vita vissuta, quindi intendiamo i posti più "degradati" di Napoli come Marianella, Scampia, Secondigliano e Piscinola (vedi Fossuera) addirittura gli skit (Buonanotte Pt. 1 e Pt. 2) sono vere e proprie registrazioni di una radio napoletana che ha come scopo quello di far recapitare i saluti dei parenti ai carcerati. Il gruppo è composto da i giovani Ntò (mc) e Luchè (mc e produttore) le traccie sono quasi tutte prodotte da quest'ultimo tranne per "Nient 'a vedè cu llati", "'O spuorc" e "Try me" prodotte da O'Red. I due sono diventati una valida alternativa come d'altronde anche Clementino all'ormai affermato gruppo "La Famiglia", escono fuori con il loro primo disco in maniera prepotente, beat grezzi ma efficaci, un misto di poesia e miseria nei testi che rendono affascinante l'ascolto e hanno il potere di far visualizzare mentalmente ciò che rappano i due, il loro album profuma di strada e soprattutto cosa che invece è troppo diffusa nell'mc medio italiano ciò che raccontano non è frutto di immaginazione seguendo standard di strada da rapper americano. La zona a nord di Napoli è proprio cosi! Pezzi come "Chello ca veco" o "Ind 'O Rione" appunto danno l'idea di tutto questo, ne fa da esempio la strofa di Ntò in "Chello che veco":
"Quello che vedo oggi è il risultato infetti dall'infanzia, la Francia si atteggia ma lì non esiste sistema (camorristico) che paga stipendi e i peggiori non stanno insieme a chi fa le leggi/telefoni, un ordine di morte parte da una barca al largo del porto targhe falsificate, scorte corrotte"
o ancora "Ind 'O Rione" :
"Se e' del rione chi sta dentro veste bene la moglie spende e si pompa il ragazzo che vende nel rione e non sai chi è vero ti offre un taglio dal barbiere e poi ti ruba trema mentre stringe il ferro in testa tiene l'ombra"
sempre in questa song Luchè descrive la difficoltà di vivere nei loro contesti, compresa la risaputa inutilità della polizia nel vano tentativo di arginare il fenomeno malavitoso:
"Prima impennano poi muoiono e si bruciano ed intanto le nostre rime suonano ci mandano 1. 500 poliziotti in più non fermano nessuno di noi perché la fame urla a petto nudo so che la pace è un'utopia per questo porto la rabbia per strada"
In "Fuje Tanno" ancora una volta si parla di difficoltà di vita associata però alla musica come fonte d'appiglio per poterne uscire fuori : "E' meglio niente insieme, che essere ricco solo, Gli occhi mezzi chiusi - fu allora - Questo treno che ci passa sulla testa, i soldi nei poker, Fa freddo alle mani di sera - fu allora - Perplessi i professori, la vita negli studi Signore aiutaci qui fuori - fu allora - Dimentichi chi eri ieri, l'ispirazione è persa Ti senti prigioniero -fu allora "
Lo stesso filo conduttore continua anche in "Poesia Cruda" con il featuring dei Fuossera , nuovamente si nota il connubio musica-vita : "Io ho ancora in mano queste penne in cui io ancora spero la musica, quando le debolezze prendono piede crampi in testa quando una donna manca quando un ferro ti fa scendere dalla macchina".
Bellissima metricamente e tecnicamente la strofa di Pepp J One (Fuossera) che si introduce in maniera magistrale con : "Il consumismo consuma tutte le forze si fanno corse per essere i primi si cresce sotto i pregiudizi i giornalisti scrivono il falso per i giovani sulle riviste liste di stronzate dentro i palinsesti arrivano da destra a sinistra" non scherza nemmeno Sir Fernandez (Fuossera) che tira fuori una bella barra: "Dove le ragazzine fottono per roba bianca e fumo ne vedo solo facce stanche mentre gli occhi piangono lacrime e sangue storie pesanti e del nero più oscuro danno spunto al disappunto e POESIA CRUDA"
Da citare anche il pezzo "Povere Mmano" dove il ritornello coglie il punto che si voleva trasmettere accompagnata da una produzione venuta bene di Luchè : "Non commuoverti, non è un pezzo triste "Questo è per salutare chi se n'è andato giovane E' polvere, non è memoria La tocchi ancora con le mani Ti aiuta per la vittoria, scorre nelle cose che fai". Ci sono altre tre collaborazioni oltre I Fuossera in "Poesia cruda" troviamo 2bad "Undaground faja" con chiaro stile Reggae nel ritornello , "O spuorc" con Lucariello e infine "Try me" con feat di Elementree.
Concludo rafforzando ciò che ho detto all'inizio, un album di ottima fattura che però ha sicuramente i suoi difetti che possono essere a volte la lunghezza eccessiva delle canzoni, il fatto che sia dialetto può limitare un tot di persone all'ascolto ma può essere ovviato con il booklet composto da i testi tradotti in italiano, e oserei dire l'eccessiva esasperazione del concetto di "vita vissuta" nelle loro zone. Ma per essere il primo album il risultato finale è più che ottimo, si spera che questi ragazzi continuino per questa strada cercando di migliorarsi sempre, ma se il buongiorno si vede dal mattino la cosa non dovrebbe essere difficile. .
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