"Ti ho conosciuta di giorno e ti ritrovo qui / Non mi parlavi di Tom Verlaine quattro anni fa / Non ti ricordi che mi dicesti sei un punk / Ti stai cercando problemi"

10 anni insieme e non sentirli nemmeno un po'. Due anni dopo l'esordio "Sursum Corda" (edito dalla Tafuzzy Records nel 2007) ecco uscire il nuovo album "Non siamo di qui", edito dall'attenta (e imprevedibile) La Tempesta.

In questo disco le loro varie influenze (My Bloody Valentine, Sonic Youth, Jesus and Mary Chain, ecc) sono fagocitate, ingoiate e riomogeneizzate in qualcosa di nuovo, in qualcosa di particolare. Insomma, questi ragazzi stanno dando corpo e anima al loro sound.

Il risultato finale, che poi è quello che ci interessa di più, è davvero ottimo e interessante. Un buon indie-rock suonato davvero con passione. Il meglio si sente con "Bolgia celeste", "Ragazzo crudele" (tributo agli Hüsker Dü?), la corrosiva "Via maj" e "Carlo ha detto".

In conclusione, dopo aver ascoltato "Non siamo di qui", non posso che complimentarmi con la band. Acquisto obbligato per chi volesse scoprire una band dotata di grandi capacità.

Un plauso va anche all'etichetta che ha pubblicato l'album ovvero La Tempesta, ovvia label di riferimento del panorama indie italiano.

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