Nel tumultuoso vortice del krautrock, emerge il tentativo visionario di Rolf-Ulrich Kaiser, guru della scena kraurock, di redimere il mondo attraverso una sinfonia di suoni e sostanze psicotrope sulla scorta degli insegnamenti di Timothy Leary. L'interesse di questo progetto chiamato Cosmic Jokers era quello di creare una musica cosmica per sviluppare le coscienze grazie all'LSD. Klaus Schulze, figura iconica della scena krautrock, apprese con amarezza della pubblicazione dei dischi di questa saga senza il suo beneplacito. Schulze ha sempre disprezzato questi album e desiderava che ogni singola copia fosse distrutta, sepolta e dimenticata. In contrasto, Julian Cope, nel suo leggendario "Krautrocksmapler", innalza i Cosmic Jokers ai vertici della creazione sonora, forse oltre i loro effettivi meriti. "Galactic Supermarket" emerge come il secondo capitolo di questa epica sonora targata COSMIC JOKERS. Un assemblaggio di menti musicali, tra cui i grandi nomi della scena krautrock, si svela in un'orgia di jam session. Manuel Göttsching, Klaus Schulze, Harald Großkopf, Dieter Dierks, Jürgen Dollase, Rosi Müller e Gille Lettman, incanalano il loro genio creativo attraverso un'estasi di suoni strampalati. Due tracce delineano il percorso onirico: "Kinder des Alls" e la title track, onde sonore che si librano nel Vuoto Cosmico. L'organico suono di Schulze risuona come un richiamo da un futuro cybernetico, la chitarra di Göttsching intreccia un'odissea uscita dai dischi degli Ash Ra Tempel, mentre Dollase, come un alchimista sonoro, aggiunge tasti vari, dal piano al mellotron. Caldamente consigliato a tutti i viaggiatori cosmici.

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