"Cozy Powell on drums!"

Quante volte l'abbiamo sentito urlare nei concerti, con Jeff Beck o con i Rainbow per esempio, alla fine di quegli assolo di batteria che lasciano senza fiato. Cozy Powell è stato un batterista attivo, poliedrico, alternando le collaborazioni con le varie rock-band (oltre a Beck ed i Rainbow, anche ELP, MSG, Whitesnake e Black Sabbath) con una prolifica produzione solistica.

Il suo progetto fu denominato Cozy Powell's Hammers. Nel 1979 fu pubblicato il suo primo album: “Over The Top”. Un disco interamente strumentale, al quale partecipano i migliori virtuosi della musica Rock dell'epoca. In questo album sono presenti: Gary Moore, Bernie Mardsen e Dave Clempson; alle tastiere l’onnipresente Don Airey e Max Middleton; al basso Jack Bruce.

Una marcia spaziale incessante apre l'opera. In "Theme 1" Airey e Middleton disegnano atmosfere degne del migliore Space Rock, supportati dall'impalcatura ritmica costruita da Powell e Bruce. La bellezza di questo disco è che si riprendono varie soluzioni stilistiche del genere rock. L’uso della doppia cassa (tecnica perfezionata proprio da Powell) rende vivace “Killer”, un pezzo hard rock, dove si sentono i primi assolo di chitarra, prima di sfociare in finale bluesy.

Le tastiere dominano anche nella terza traccia, "Heidi Goes To Town". I sintetizzatori producono bei motivetti classicheggianti, creando un'ambientazione solenne. Un nuovo salto nell'hard rock puro con "El Sid", dove le chitarre di Mardsen, Moore e Clempson si prendono tutta la scena, nel finale un assolo di Moog. Il suono dolce del piano elettrico introduce "Sweet Poison", dall'inizio jazz per poi dar luogo ad un brano dalle influenze pop e soul.

"The Loner" è un malinconico blues ben ispirato, d'altronde gli strumentisti hanno la piena libertà di mostrare la loro abilità e ci riescono egregiamente.

La title-track, però, è sicuramente la canzone maggiormente riuscita, nella quale collaborano solo tastiera, basso e batteria. La passione per la musica classica che nutre Powell sfocia in questo incalzante brano, nel quale prima Airey e Middleton si danno da fare al piano e al sintetizzatore. Nel mezzo un assolo di batteria perfettamente eseguito dal buon Cozy. E' l'ouverture adatta, a fine assolo si inseriscono di nuovo le tastiere che riprendono la fantastica "Ouverture 1812" di Piotr Ilyich Tchaikovsky. Il crescendo finale è l'apoteosi della bellezza musicale, l'accompagnamento di Powell rende ancor più imponente l'opera del compositore russo.

Cala il sipario su questo splendido album strumentale di un batterista fuori dal comune. Non un semplice collaboratore dei gruppi "di cartello", ma un talento della musica, che con maestria unica regalava opere come "Over The Top".

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