Un album a dir poco eccezionale che sottolinea le caratteristiche black inconfondibili dei mitici Cradle of Filth nonchè le loro molteplici capacità sinfoniche montate con una tastiera su di una base black con una batteria al limite del collasso anche se molto ragionata, come molto ragionati sono i riff di chitarra.
Parlando del batterista..Ha lasciato il gruppo dopo aver contribuito all' album Lovecraft & Witch Heart e all'album live Live Bait for the Dead ed ha iniziato a lavorare con i Dimmu Borgir (altro celebre gruppo black).
Purtroppo in Damnation and A Day (l'ultimo CD dei CoF) si è sentito molto l'assenza del batterista che, a mio parere, era molto molto bravo e tecnico..Forse uno dei migliori in circolazione.
Tornando al nostro amato Buitter Suites to Succubi..
E' praticamente uno degli album più belli e più sinfonici della discografia dei Cradle of Filth.
Contiene le tracce che più caratterizzano la sonorità della band quali Born in A Burial Gown, Suicide and Other Comforts e The Black Goddes Rises II.
Contiene inoltre la cover di No Time To Cry dei Sister of Mercy e il video di Born in A Burial Gown (da guardare sul pc logicamente!).
Dare un giudizio finale dopo aver lodato continuamente questo album mi sembra un po' banale, perciò lascio a voi il compito di farlo dopo averlo ascoltato.
Sono sicuro che vi piacerà.
(Questo non c'entra niente con la recensione, ma sono andato a vedere una recensione sull'album di Burzum: Hvis Lyset Tar Oss. D'accordo con tutti che è un nazista, ma la musica è un mezzo anche per esprimere le proprie idee.. Giuste o sbagliate che siano ma bisogna portare rispetto a tutti.. Senza alcuna distinzione politica, religiosa, ecc.. Non mi sbilancio sul mio giudizio su Burzum ma volevo solo dire la mia!)
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