I Cradle Of Filth sono probabilmente uno dei gruppi Heavy Metal più chiacchierati della storia. A cominciare dalla loro proposta musicale: i puristi del Black Metal non amano etichettare con questo nome la musica del gruppo, poiché i CoF fanno largo utilizzo di tastiere e sintetizzatori. Altra fonte di tante discussioni è la voce così particolare di Dani Filth, frontman e cantante del gruppo, il cui modo di cantare fa storcere il naso a tanti. Ma, a parte tutto questo, bisogna riconoscere al gruppo inglese la capacità di saper scrivere canzoni mai banali e scontate, ma originali ed elaborate, attingendo a piene mani dalla musica classica e con un pizzico di elementi progressive in quasi tutte le loro songs.
Devo comunque ammettere che di fronte a quest'ultimo cd mi sono posto con un certo scetticismo, motivato dalle recenti ultime uscite non sempre all'altezza delle aspettative del sottoscritto.

A distanza di un anno dal "tiepido" Damnation And A Day, i Cradle Of Filth pubblicano questo Nymphetamine per la Roadrunners, ed infatti il passaggio dalla Sony a quest'ultima casa discografica si sente: il sound, tutto sommato, è di ottimo livello, curato ed (abbastanza) cristallino. Per quanto riguarda la proposta musicale dei sei vampiri inglesi, Nymphetamine si discosta non poco da quanto fatto sul precedente full-lenght. Infatti, mentre su Damnation And A Day avevamo un maggior utilizzo di cori ed orchestre, quest'ultimo album è più metal-oriented, lasciando un maggior spazio alle chitarre mentre le tastiere hanno solo una funzione di accompagnamento o di interludio in uno stesso brano. Non che questa nuova caratteristica non mi piaccia, anzi, ma ritengo che oramai i Cradle abbiano smarrito un po' la loro strada maestra; manca a mio parere quel sound magico, tenebroso, esoterico, ma anche così malato che ha influenzato tante black metal bands di ora.

Ma lasciamo stare i (dolorosi) ricordi: Nymphetamine si avvale, tuttavia, di grandi canzoni. A cominciare da "Absinthe With Faust", grandissima canzone gothic-rock, con influenze alla Moonspell e profondi richiami ai Maiden nelle armonie. Abbastanza simili "Nemesis" e "Gabrielle", le quali richiamano in gioco il gloroso passato del gruppo anglosassone, fatto di atmosfere decadenti ed oscure. E come non citare poi la bellissima, elegante, onirica, malinconica, decadente title-track: "Nymphetamine (Overdose)"!!! Nove minuti di godimento puro, che nel break centrale vede la collaborazione di Liv Kristine, con la sua voce così suadente ma anche squillante e potente: vi farà venire le lacrime agli occhi. Più tirate e thrashy si rivelano invece "Gilded Cunt", "Filthy Little Secret" e "Swansong For A Raven", contraddistinta quest'ultima da un break veramente da brivido. Chiude il disco una delle mie tracce preferite, "Mother Of Abominations", song che richiama alla mente i grandissimi Emperor.
Evocativi e molto curati i testi (come al solito), incentrati sul concept del connubio tra Nymphette ed Amphetamine, ovvero la stretta relazione tra sesso e droga, incarnati dalla maestosa figura della Dea Nymphetamine.

Per concludere, questo nuovo cd targato Cradle Of Filth non è stato una completa delusione: Nymphetamine ha molte frecce a disposizione per il proprio arco e potrebbe piacere anche a chi non conosce a fondo la band di Dani e Co. Siamo lontani anni luce dai fasti di The Principle Of Evil Made Flesh o di Dusk And Her Embrace, ma forse è meglio così: i Cradle Of Filth hanno la capacità di fare un album diverso dall'altro, cosa assai rara per un gruppo, quindi chissà cosa ci riserva il futuro.

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