Anche i Cranes come i Dead Can Dance e i Cocteau Twins si inseriscono a pieno titolo nel panorama "dream pop" anni '80. Anche se non riescono ad eguagliare la classe e lo spirito di ricerca degli ultimi due gruppi hanno indubbiamente il valore di elaborare il "mood" dark del momento portandolo all'estremo.

"Wings of Joy" esce dopo la pubblicazione di svariati EP ma fin dall'ascolto delle prime note si capisce che il titolo è assolutamente ingannevole. Niente gioia in questo disco ma uno splendido viaggio nelle tenebre dell'inconscio.

Il cd si apre con "Watersong" nella quale la voce di Alison Shaw si insinua magnetica. I rumori sinistri e le sorde percussioni nel crescendo in "Thursday" oppure il piano violento di "Living and Breathing" suggeriscono un percorso dove le ossessive cantilene diventano avvolgenti ed inquietanti. Da "Tomorrow's Tears" il viaggio va verso la sua conclusione, le ultime tracce sono tutte introdotte da un triste piano quasi come se la rassegnazione prendesse il sopravvento sul nervosismo iniziale.

"Wings of Joy" è un disco freddo da ascoltare così, guardando fuori il grigio autunnale.

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