La verità è che non ho più la pazienza di vedere film. Ecco.

Però è successo che la reclusione forzata mi ha tolto tutti quei passatempi che normalmente utilizzo per riempire i vuoti e quindi non ho potuto fare a meno, seppure in piccola parte, di vedere nuovamente qualcosa sullo schermo.

Ho chiesto consigli un po' a tutti ed è così che è saltato fuori La Morte del Signor Lazarescu. Devo dire che il fatto che me l'abbiano presentato come una commedia non ha sortito da subito il giusto effetto, inoltre è stato difficile “reperirlo”.

Il film è rumeno, questo era certamente un grosso punto a favore per quanto mi riguarda, non so se qualcuno di voi abbia avuto modo di vedere i film di Cristian Mungiu.. bè, pare proprio che questo film di Cristi Puiu sia il capostipite di questo modo di fare cinema.

Per chi fosse totalmente a digiuno mi sembra giusto spendere due-parole-due su quanto viene prodotto in Romania. Il nuovo cinema rumeno è la quintessenza di un realismo inaspettato nel quale vengono analizzate tematiche sociali tipiche di uno stato in cui una dittatura ha lasciato strascichi importanti che ancora oggi non trovano soluzione. Questa corrente viene chiamata Nuova Onda, definizione in verità molto controversa e non accettata dai registi stessi in quanto implicherebbe tutta una serie di regole che andrebbero rispettate ma che in verità non esistono perchè i registi che in qualche modo vi “aderiscono” lo fanno nella misura in cui semplicemente raccontano fatti di gente comune con bassi costi di produzione, anche questa – credo - non voluta ma semplicemente "obbligata".

Il signor Lazarescu è un vedovo sessantenne che vive da solo coi suoi gatti e dimostra molti più anni di quelli che ha in realtà. Lo sfacelo fisico è ben accompagnato dalle condizioni igieniche del suo appartamento di città a Bucarest, beve molto e non si lava. E' stato operato anni prima di ulcera e quando un giorno si sveglia con una nausea più forte del solito è all'intervento subìto anni prima che imputa il suo malessere. Ma la sofferenza è reale e crescente quindi preoccupato decide di chiamare l'ambulanza. Siamo a Bucarest ed è sabato sera e il sabato sera non bisogna disturbare i medici, per tale ragione non è certo che qualcuno andrà a visitarlo: lui beve e non viene preso sul serio, da nessuno, mai. Anche i suoi vicini di casa, ai quali si rivolge per chiedere un farmaco e per paura di restare solo in quel momento lo accusano di essere un alcolizzato e vorrebbero liquidarlo in fretta, nonostante le molte moine ipocritamente elargite.

Dal momento in cui lui bussa a casa dei suoi vicini inizierà un'odissea notturna che per gli amanti della commedia nera potrà forse essere “divertente”, per altri sarà semplicemente lo svolgimento di una tragedia annunciata dal titolo stesso della pellicola. L'alcolismo di una persona, che io intendo quale debolezza e malattia, diventa il pretesto per lasciar morire un uomo dopo averlo umiliato in ogni modo possibile proprio da quelli che, quale che fosse la sua condizione, avrebbero dovuto fare di tutto per salvarlo.

La sanità rumena ha grosse falle date dalla corruzione, dalla mancanza di attrezzature sanitarie, dal personale inadeguato che cerca nove volte su dieci di riversare le proprie responsabilità su altri. La noncuranza per il malato in genere è emblematicamente rappresentata dalla mancanza di privacy nella sala del triage in cui tutti i malati vengono visitati: sono separati solo da pochi teli che spesso non vengono neanche chiusi. I medici insultano tutti: pazienti, operatori sanitari, infermieri.. una situazione che per noi sarebbe inaccettabile, e quasi certamente in Italia sfocerebbe in una rissa, in Romania pare sia la normalità. E quanto ho letto su vari articoli sulla sanità Rumena conferma praticamente tutto.

Attori di una vividezza impressionante, il film è girato come un documentario. Parte lento e quasi leggero o a tratti volutamente ripetitivo nella sua assurdità ma alla fine ti tiene incollato alla poltrona lasciandoti il fiele in bocca e senza parole, io non sono riuscita a definirlo pienamente ma credo meriti attenzione.

Voto 8+ su 10.

Carico i commenti...  con calma