Un saggio dice: «Ci sono tre tipi di segreti: quelli che si confidiamo solo ad un amico, quelli che confidiamo solo a noi stessi e quelli che non confidiamo nemmeno a noi stessi». "La Bestia Nel Cuore", di Cristina Comencini, può essere riassunto proprio con questo detto.

Sabina (un'intensa Giovanna Mezzogiorno, premiata con la Coppa Volpi 2005 come miglior attrice proprio per questa interpretazione) è bella, ha un compagno che la ama, degli amici sinceri e un lavoro che le piace. Viene da una famiglia di insegnanti: quella che definiremmo la classica «famiglia bene». Sembra proprio che tutto, nella sua vita, vada per il meglio. Solo quando si occupa di alcuni cavilli burocratici riguardo al trasferimento della salma dei suoi genitori da un cimitero all'altro qualcosa inizia a non quadrare: si rende conto di non avere ricordi della sua infanzia. O di averne pochi e sbiaditi: cosa che la sorprende non poco. A volte un evento felice può riservare delle sorprese orribili, così nel momento in cui Sabina scopre di essere incinta, inizia ad avere incubi spaventosi. Rivede la casa della sua infanzia, suo padre e altre immagini in apparenza confuse e senza senso, che però lasciano nel cuore della ragazza una profonda angoscia.

Comincia così una ricerca interiore che porterà la giovane donna a riesplorare la sua infanzia, sforzandosi coraggiosamente di guardare in faccia la realtà. Vola fino in America dove suo fratello s'è da tempo trasferito e fatto una famiglia e nota alcune stranezze e piccole grandi barriere tra lui e i suoi figli: non riesce a toccarli, ad essere affettuoso con loro. Poco alla volta il puzzle si compone. Sabrina scopre - o meglio ricorda, grazie anche alla confessione del fratello - che durante tutta l?infanzia i due hanno subito degli abusi sessuali da parte del padre. Quel padre colto, sempre pacato, che durante il giorno era un insegnante 'dabbene', di notte si trasformava in un mostro. E la madre? La madre sapeva tutto. E taceva, complice di una violenza che avrebbe segnato per tutta la vita le giovani vite dei figli.

"La Bestia Nel Cuore" è un film di rara intensità. Mostra senza fronzoli quel che accade in tante, troppe famiglie in cui una facciata di serenità nasconde violenze e abusi spaventosi. Rappresentò l'Italia agli Oscar 2006, purtroppo senza portare a casa la prestigiosa statuetta, e venne presentato a Venezia e Berlino riscuotendo un discreto successo. Il film è intenso, realistico, a tratti crudele. La Comencini è però bravissima a non appesantirlo con troppe scene drammatiche: nel film si respira un'aria di tensione e sofferenza, ma non ci sono immagini esplicite e soprattutto sono presenti anche venature ironiche, grazie soprattutto ad un'Angela Finocchiaro in gran forma e un'inedita Stefania Rocca. Una pellicola quindi che consiglio a tutti. Lascerà sicuramente gli spettatori sconcertati, ma è bene sapere che questo è sì un film, ma anche una storia estremamente realistica.

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