Ho amato quest'artista da quando un amico mi preparò nel lontano 1997 una cassetta di "Tregua". La apprezzo enormemente per l'acume dei suoi testi, per la sua levità, per l'ingannevole dolcezza della sua voce, capace di improvvisi acuti che lacerano il silenzio con vibrazioni intense.
Concerto intimo e misurato, come sempre.
Formazione di questa sera: chitarra, contrabbasso e Cristina che canta suonando la chitarra, occasionalmente le tastiere (in "Volevo Essere Altrove", ad esempio è lei che esegue lo scarno accompagnamento al pianoforte) e si occupa pure della parte ritmica su qualche pezzo ("Ogni Sera" e "Le Solite Cose", se non ricordo male).

Che bello ascoltare la sua voce dal vivo ancora una volta, che meraviglia perdersi nel suo timbro dolcissimo, offuscato da una lieve nota di malinconia, come ad esempio in "In Fondo Al Mare". Oppure sentirla nervosa e isterica in "Triathlon" o ancora in "Ho Sempre Me", con la voce vellutata e sensuale che ti avvolge, ti accarezza, per poi farti trasalire all'improvviso con i propri cambi di tono.
Sono ancora stupito per l'esecuzione di "Senza Disturbare". Solo Cristina Donà poteva reggere un giro di chitarra monotono e scarno come questo per quasi quattro minuti, sussurrando, mormorando, giocando con la modulazione della propria voce e con l'acutezza del tono, interpretando il ruolo di questo fantomatico esaminatore "approfittatore". Ogni volta che la esegue dal vivo inventa qualcosa di nuovo...
Lieve e leggera stasera, anche nel rapporto con il pubblico. Raffinata e pacata come le proprie composizioni, coglie l'occasione tra un pezzo e l'altro per qualche battuta (!). Nella parte finale di "Mangialuomo", tenta addirittura un assolo di tromba (come nella versione originale su "Nido"), ma imitandola con la bocca, peraltro piuttosto bene: "di questi periodi ci si deve arrangiare, costa di più un corso che improvvisare".

In sintesi, la musica è stata di buon livello e l'interprete è stata coadiuvata e non messa in ombra dai due musicisti di supporto che hanno fatto onestamente il proprio lavoro.
Sofisticata, dolce, lieve, fragile ma a volte anche spietata, Cristina è l'interprete ideale per suonare in piccoli fumosi club, perché può trasformare una serata nebbiosa in un seducente sogno per pochi fortunati, come i 200 circa di questa sera.
Piacerebbe tuttavia vederla guadagnare il giusto riconoscimento che spetterebbe alla sua bravura da parte di un'audience più estesa.
Succederà, prima o poi?

Tracklist:

Nido
Nel Mio Giardino
L'Ultima Giornata Di Sole
Invisibile
In Fondo Al Mare
Ogni Sera
Senza Disturbare
L'Aridità Dell'Aria
Mangialuomo
Goccia
Volevo Essere Altrove
Dove Sei Tu
Triathlon

Bis:
The Truman Show
Le Solite Cose
Ho Sempre Me (feat. Cesare Basile)

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