C'è stato un momento a metà degli anni ottanta, in cui alcuni gruppi che venivano dalla scena hardcore iniziarono a rompere le barriere ed i limiti di questo genere, inserendo elementi presi dal trashmetal e fregandosene di tutto in nome della velocità. Da questo calderone crossover, in cui metal ed hardcore stavano sullo stesso piano (i capofila erano gruppi come Suicidal Tendencies, DRI, Corrosion of Conformity ecc. ) escono i Cryptic Slaughter di Santa Monica CA. Money Talks è il loro secondo album del 1987.
Il gruppo forte di un'intensa attività live, aggiusta qui il tiro e spara questo proiettile impazzito che fa male ancora oggi e lascia indietro tante produzioni estreme odierne. Un disco che è un'assalto all'arma bianca, una scarica di adrenalina dall'inizio alla fine. Un disco che mi fa venir voglia di prendere il mio vecchio skateboard e di andare a schiantarmi da qualche parte. Un gruppo compatto (stessa formazione del primo Convicted 1986), tutti gli elementi ben bilanciati, stop'n'go da manicomio, assoli che sono delle rasoiate ed in generale una produzione un minimo più curata. Il giovane vocalist Bill Crooks non risparmia le sue corde vocali quando urla slogan contro il sistema americano ed il suo burattinaio Reagan.
Se non vi è chiaro di cosa sto parlando andate ad ascoltare la title-track o pezzi come "Wake Up" o "American Heroes". Per chi scrive, il miglior disco della loro discografia ed uno dei più belli del Trashcore dei mid-eighties. Recuperatelo insieme al primo, non ve ne pentirete.
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