Ascoltando questi Belgi Cult Of Erinyes si capisce quanto la lezione di un gruppo seminale e fantastico come gli Emperor sia stata ben intesa e portata avanti: si parte proprio da dove un album come "Anthem to the welkin at dusk" aveva lasciato, da quei meandri pregni di epicità maligna, da quella potenza descrittiva, da quell'incedere spaziale e altamente emozionale.

I COE prendono quella lezione e la trasportano su un livello nuovo, bagnandola nel sudicio stagno del depressive alla primi Shining, sputandola fuori pregna di quell'alone di morte dell'anima, nero e senza speranza di cui si fa carico il succitato gruppo da sempre. Quello che ne esce fuori è un cane senza guinzaglio di atmospheric-depressive-black metal, spedito a mille all'ora, condito da impennate lisergiche e magniloquenti da far rabbrividire anche il più esigente black-metaller sulla faccia della terra, avvicinandosi anche per qualche piccolo aspetto alla furia epica dei meravigliosi Primordial, o all'atmosfera surreale che band come Enslaved e similia sanno creare: sali scendi emotivi si combinano con chitarre cattive e iper-compresse, con riff veramente ispirati come non se ne sentivano da un bel po', presi pari pari dalla scuola norvegese e trasportati su di un livello quasi moderno e thrash; melodie dall'oltretomba, conditi da cori dannati, sputano in faccia la vergogna di vivere su questa terra, mentre quella voce elargisce, con una malvagità debordante, nenie di dannazione infinita, districandosi tra il classico scream maligno, e cori puliti veramente ben realizzati e piazzati.

Ovviamente non stiamo parlando di nulla di nuovo, ma come detto da qualcuno su qualche altra rivista, vi sono due tipologie di grandi band: quelle che dispensano originalità da tutti i pori con generi ibridi nuovi e mai sentiti, e band che riprendono lezioni passate e le condiscono con una personalità tale da innalzarli dal folto calderone di mediocrità che infesta la terra. I Cult Of Erinyes fanno parte di questa seconda fascia di band se non si fosse capito: nulla di originale ma portato avanti con una personalità ed una convinzione di intenti tale da farli diventare subito grandi, emozionanti fin dal primo ascolto.

Diciamo puntualmente che la musica con la M maiuscola sta morendo per venir sempre puntualmente smentiti da band che con classe e una dose non indifferente di bravura, e a volte genialità, sanno tirar fuori platter che spostano di un gradino ancor più avanti, i lidi della personalità e dell'originalità.

Da provare assolutamente!

Carico i commenti...  con calma