"Live At Bar Maldoror" dei Current 93, ai miei occhi, si innalza nelle tenebre a pari merito con le leggendarie opere "Nature Unveiled" e "Dogs Blood Rising". Le atmosfere sinistre evocate sono l'incarnazione di un sogno inquietante, un viaggio attraverso il quale l'ascoltatore viene catapultato in un mondo apocalittico. In tali opere emerge la grandezza dei Current 93, i quali in seguito si perderanno nei sentieri più oscuri della creazione musicale. La loro è una musica parareligiosa, una colonna sonora che sembra fluire dalle viscere infernali, un accompagnamento sonoro perfetto per la Divina Commedia.

David Tibet, con il suo alleato Steve Stapleton dei Nurse With Wound, ha tessuto intricati tappeti sonori inquietanti e destabilizzanti, creando un rituale esoterico che risuona nell'abisso. "Live at Bar Maldoror" si manifesta come un'esperienza dantesca, rivelando anime tormentate che piangono nell'eternità, impotenti nel loro desiderio di pace nella morte. Questo album rappresenta una delle molte visioni apocalittiche e inquietanti che i Current 93 padroneggiavano nei bui meandri degli anni Ottanta.

Avvolto in una nebbia vittoriana densa di mistero, l'opera è un viaggio nell'oscurità, una spirale tetra che genera un'atmosfera da "inferno gregoriano" imprigionato in una bottiglia. Ogni suono si sviluppa come un loop infinito, un vortice che rispecchia il tormento interiore. David Tibet, sotto il mantello di Current 93, sputa il suo veleno demoniaco e il suo vetriolo in questa registrazione primordiale, un'offerta musicale destinata a un pubblico ristretto, consapevole di essere condotto in una dimensione che si staglia come uno spettro proveniente dagli abissi infernali.


Carico i commenti...  con calma