L'immenso calderone del prog inglese negli anni d'oro, i primi settanta, non ha visto solo nascere le stelle dei Genesis, Yes e ElP. Quella gloriosa stagione ha avuto come testimoni tanti gruppi e artisti, che accomunati sotto la definizione di "rock-sinfonico" hanno in realtà prodotto molto spesso suoni differenti e di ispirazione molteplice. Questo è il caso dei Curved Air, talentuoso gruppo apparso come una "nova" nel cielo musicale per poi sparire nell'anonimato.
Il disco che presento è il secondo lavoro della band, datato 1971; all'epoca ebbe un discreto successo, ma il gruppo è conosciuto soprattutto per l'esordio di "Air Conditioning", che però appare inferiore al suo sucessore. Il suono dei Curved Air è lontano dai barocchismi dei Genesis e dai suoni confusionari degli ElP o spaziali degli Yes, tutto si basa sul violino di Darryl Way, che insieme al tastierista Francis Monkman costruiscono trame dalle tonalità acide, come "Bright Summer's Day '68" o più tipicamente prog come l'apertura di "Young Mother", con la sua lunga coda strumentale.
A tenere le fila di tutto però ci pensa la bellissima voce della cantante, Sonja Kristina. Dotata di un timbro più vicino a quello di Nico che alle sonorità ariose della collega Annie Haslam, è lei, che con la sua interpretazione rende stupende "Puppets", "Jumbo" e il capolavoro del disco, "Piece Of Mind ", un lungo pezzo caratterizzato da un incedere di batteria e piano su cui poi, la voce della Kristina e il violino elettrico di Way costruiscono una melodia affascinante e coinvolgente che esalta perfettamente la personalità ipnotica della cantante.
Un disco invecchiato molto bene, sostanzioso e eseguito in modo impeccabile; consigliato a chi vuole conoscere di più un lato della musica inglese tenendosi un poco lontano dai soliti nomi.
Carico i commenti... con calma