Nel '97 esce questo cd, il quarto dopo "She's So Unusual" ('83), "True Colors" ('86), "A Night to Remember" ('89) e "Hat full of Stars" ('93). Cyndi si era impuntata per realizzare lavori più personali stanca dello stereotipo della pazza scatenata multicolor.
Il cd pone l'accento sul mondo femminile: si ispira al romanzo fantasy della Zimmer e co-prodotto con una donna, la tastierista Jan Pulsford, racconta storie di donne. La titletrack parla del potere creativo femminile, i riferimenti spaziano dal romanzo "Le nebbie di Avalon" a visioni più New Age. Su un sound molto rock Cyndi sfodera la sua incredibile estensione vocale. "Ballad of Cleo and Joe": una ritmica dance di basso, batteria, percussioni con incursioni di violini in stile "monti Apalacchi" e un cantato similgitano alternato ad un quasi parlato funky è dedicata ad un operaio di giorno che di notte si trasforma in una bellissima drag queen (dedica che Cyndi ha voluto fare ad una parte dei suoi sostenitori per i quali è attiva nelle campagne per i loro diritti sociali). "Fall into your dreams" è una delle perle del cd, un brano lento e struggente dedicato alla maternità così ben scritto ed interpretato da risultare commuovente se si pensa che Cyndi lo scrisse quando ormai non sperava più di poter diventare madre.
Ci si risveglia dalla ninnananna con il singolo "You don't Know" un rock alla R.E.M. Il brano è un crescendo di chitarre elettriche suonate da Nigel Pulsford dei Bush e dal dulcimer (antico strumento a corde) suonato da Cyndi e cantato in modo superlativo passando dai toni bassi a quelli più alti con grande bravura e pathos. Il testo è una denuncia della massificazione del pensiero e dei gusti dei nostri anni. L'energia si trasforma in rabbia nella durissima "Love to Hate" il brano più incazzato e "metal" della Lauper che inveisce contro i vampiri dell'industria discografica. La batteria martellante e chitarre distorte (sempre del chitarrista dei Bush) si scontrano con un cantato tra il punk e l'heavy!!! Il clima si riappacifica con l'acustica "Hot gets a Little Cold" dove malinconicamente si parla della fine di una relazione. "Unhook the stars" e un walzer del Far West! con un incedere lento e cadenzato, un'ottima sezione di corni e fiati, strumenti antichi e un cantato "vecchia America". "Searching" è invece un brano sperimentale dove drum machine, loops e campionatori creano un'atmosfera ipnotica e misteriosa.
Cyndi canta in modo sensuale. "Say a Prayer" è sullo stile cool jazz e speech word dedicato ai molti amici vittime dell'aids. "Mother" è la canzone più etnica del cd e la simbiosi con la Madre Terra si fonda su bellissime percussioni, flauti di pan, banjo giapponese. Il testo è pura poesia decantato come se uscisse da una conchiglia! Il penultimo brano è il mio preferito: "Fearless", sembra un reperto storico rinvenuto dai Celti, quasi una preghiera. La pioggia iniziale lascia posto ad un tamburo, al dulcimer e alla paura di perdere la persona amata si alterna la fiducia reciproca.
Il cd si chiude con "Brimstone & Fire" ossia un'allegra polka con trombe, violini e coretti retrò che racconta l'incontro e l'amore tra due donne.
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