Vi ricordate Alberto tomba, vero? Un uomo capace di grandi cose con degli sci ai piedi che però, sceso dalle montagne, si è dato anima e corpo a un'opera di auto-sputtanamento il cui culmine indiscutibile viene raggiunto nel 2000 con questo cesso filmico assurdo.
Non sono chiari a nessuno i perché e i percome gente dotata di intelligenza sensibile (sarò poi così?) abbia concepito e reso possibile una simile idiozia, dando corpo a uno dei film più brutti di tutti i tempi. E' certo che "Alex l'ariete" avrebbe dovuto essere il pilota di una serie polizziottesca che si è molto saggiamente deciso di annullare. La storia è quella di Alex, granitico carabiniere a cui la disciplina va un po' stretta e causa la sua intemperanza si vede affidata una rognosa missione: scortare non si sa bene dove la petulante e scialbissima zoccola Antavleva (non ti volevo) Bottazzi (Michelle Hunziker), ovviamente testimone di un omicidio e inseguita da killer spietatissimi. Naturalmente tra i due scoppia l'amore e naturalmente il buon Alex alla fine farà a pezzi a suon di schiaffi tutta l'organizzazione criminale, capeggiata dal "Grande Maiale", un inguaribile porco che si sollazza con troiette per poi accoparle.
La trama è assolutamente irrilevante e di una scontatezza bambinesca, ma le perle non mancano di certo. Memorabile in questo senso la scena che ci presenta Alex in azione, intento con la sua squadra e il suo migliore amico Robby (Gabriel Garko, un attorone…) nell'assalto di un casolare ripieno di delinquenti. Mentre tutto è pronto, avviene un imprevisto: una carrozzina con pargolo annesso scivola sotto il naso di una noncurante baby sitter e finisce sobbalzando proprio alle spalle dei due eroi (!). Alex non si trattiene e corre a salvare il pupo (il regista ha pensato bene di utilizzare un Cicciobello ingessatissimo), ma in quel mentre viene dato l'ordine di assalto, Robby molto furbescamente parte lancia in resta e finisce crivellato di colpi; Albertone in un colpo solo perde il migliore amico e viene messo in croce dal suo comandante. Tutto ciò provoca une tempesta di sensazioni che vanno dall'ilarità sfrenata al desiderio di avere lo sceneggiatore fra le mani per spaccargli la faccia. Il dilettantismo, l'incuria, la rozzezza più sfrenata danno buona prova di sé, coadiuvando una recitazione tra le peggiori mi sia capitato di vedere. Le scene si susseguono con un'escalation di bruttezza inconcepibile; Tomba fuori da una pista da sci sembra una specie di ominide riccioluto che maneggia la pistola come fosse un gelato e spara frasi tipo "Robbi è morto. Mi mancherà" con voce assolutamente monocorde e sub-umana, mentre gli altri attori sono pupazzi di carne che appaiono e scompaiono in maniera del tutto arbitraria.
Pessima prova anche da parte Michelle Hunziker, ancora con gli zigomi originali, sciattona e insopportabile, incapace di esprimere la benché minima partecipazione; assolutamente penosi i suoi siparietti pseudo comici con Alberatone, conditi con dialoghi scritti con tutta probabilità da un fattone e che ammazzano qualsiasi parvenza di serietà:
Alex: "Nooo… ! Ho perso le chiavi delle manette assieme al telefonino!" Leva: "Ma io devo fare pipì, come faccio??". Inguardabile.
Memorabile per la sua indecenza la colonna sonora composta da tre temi: uno rocchettoso e concitato, ovviamente schifosissimo, per le scene di azione, uno sbarazzino e pianolistico per le gag e le scene da "commedia italiana" e uno arioso e muffo per quelle sentimentali. Questi tre obbrobri torturano l'orecchio dello spettatore alternandosi spesso senza alcun senso fino alla fine.
E' probabile che il film sia affetto da tutti i difetti concepibili per una pellicola: una regia mostruosa e informe; una sceneggiatura che mette i brividi, che si sfalda in mille modi, che fa spuntare personaggi come funghi e li silura senza senso dopo due scene; un livello recitativo dei protagonisti paragonabile a quello di un cadavere; un montaggio schizoide e insensato, e via così. Mi chiedo chi abbia mai potuto convincersi che Alberto Tomba potesse essere in grado di recitare, e tremo al pensiero che esista gente che gli ha dato questa possibilità. Il fatto è che non possiamo concedere a questo film il beneficio del trash, perché qui tutto sembra fatto per dimostrare che il peggio può sempre andare peggio e non finire mai, e per di più si ha la nettissima impressione che tutti prendano tutto molto sul serio e ben consapevoli delle loro azioni. Il ridicolo involontario, benché imperante, rimane in secondo piano rispetto alla schifezza totale che la confezione riesce a esprimere. "Alex l'ariete" ha effetti imprevedibili, induce una sensazione molto simile al dolore fisico, ci lascia esterrefatti e increduli, eppure ci inchioda e ci fa dire "Voglio vedere se riescono a fare peggio!" E ahimè, ci riescono.
Cosa voleva essere? Un'operazione commerciale? La somma degli spettatori è stata a quanto pare inferiore a seicento. Una riabilitazione della figura del carabiniere? Sembra la conferma lampante di tutti i pregiudizi concepibili sull'Arma che hanno fatto la fortuna di migliaia di barzellette. Nulla si salva, nemmeno l'ingresso assolutamente gratuito di Ramona Badescu in lingerie. Non so cosa sia accaduto dopo, ma personalmente non ho mai più visto Alberto Tomba in televisione e nemmeno ne ho più sentito parlare.
Guardatevelo, sperimenterete una dimensione del disgusto mai provata prima.
Carico i commenti... con calma