Chi ha visto dal vivo il cantante irlandese sa che in questa dimensione Damien Rice e le sue canzoni acquistano un valore aggiunto. Questo grazie ad arrangiamenti ed a soluzioni tecniche capaci di vestire di nuovo i già ottimi brani. I giri di chitarra suonati e poi mandati in loop, gli strumenti a volte bizzarri usati dall'artista, uniti alle sue doti interpretative, hanno creato negli anni uno spettacolo intimo ed affascinante per gli occhi e le orecchie degli spettatori.

In questo live molto di questo non si vede. Il motivo è semplice: pur essendo stato pubblicato nel 2007 il disco contiene un'esibizione avvenuta quattro anni prima a ridosso dell'uscita del primo Lp "O", quando evidentemente eravamo ancora lontani da future scelte stilistiche.

Le varie "Delicate", "Amie" e "The Blower's Daughter" vengono quindi riproposte nella loro bellezza, pressochè identiche alle versioni originali. Si discosta da questo schema solo "Volcano", con violino e chitarra in crescendo e le voci di Damien e della compagna Lisa Hannigan che si intrecciano drammaticamente nell'aria.

E' proprio quest'ultima a rubare talvolta la scena, come in "Then Go", con quella voce forte ed allo stesso tempo spezzata che le consentirà in futuro di scrivere diversi lavori degni di interesse in campo folk.

Il pubblico sembra gradire la prova dei due cantanti con urla ed applausi ad inizio e fine brano, uniche note dolenti la mancanza di diversi pezzi in scaletta ed il conseguente taglio tra una traccia e la seguente.

Peccato perchè sarebbe stata un'operazione decisamente più interessante.

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