Decisi di vedere Nightcrawler un Sabato sera perché fondamentalmente non sapevo che fare. L'alternativa in quel giorno era guardarmi (finalmente?) quel mega blockbusterone che è Guardiani della Galassia, perché sono tutt'ora convinto di essere rimasto l'unico in questo emisfero a non averlo visto; dopo aver capito che, al solito, non avevo ancora voglia di vedere un procione che spara con una Gatling e Batista che recita (voglio ancora ricordarmelo con l'indimenticabile Evolution, mentre faceva finta di picchiare persone con Triple H, Randy Orton e l'irreprensibile Ric Flair), ripiegai su Nightcrawler. Direi di non essermene pentito.

Protagonista del film è Louis Bloom (Jake Gyllenhaal), ladruncolo di metallo che, alla disperata ricerca di un lavoro, si improvvisa Nightcrawler a Los Angeles, pattugliando la città di notte, intercettando la radio della polizia e filmando incidenti, omicidi ed altri avvenimenti truculenti per poi cercare di vendere i video alle TV locali. Beh, sempre meglio di spammare il proprio CV nel sito di Zara, penso. Quindi Louis ruba una bici da corsa e la scambia ad un negozio di pegni con una videocamera ed uno scanner della polizia; altro che startup. Gli inizi sono alquanto difficili e Louis viene perculato per la sua telecamera a mano primi 2000, fino a quando non riesce a beccare una ripresa che riesce a fargli instaurare un rapporto di lavoro continuativo con un TG del mattino. I potenziali guadagni risveglieranno il Donald Trump all'interno del protagonista, che cercherà di creare un'impresa dalla sua attività di filmare vittime di scontri a fuoco.

Se pensate che Gyllenhall abbia raggiunto il massimo dell'inquietante in Donnie Darko, beh ricredetevi. Ok, in questo film non interpreta un ragazzo che vede conigli di un metro e ottanta e non sa che il mondo finirà, ma interpreta solo un tipo strano. Molto strano. Ho letto che Louis Bloom in tutto il film sbatte le palpebre molto raramente, ma penso che respiri altrettanto raramente. Il protagonista sciorina chilometri di nozioni su qualunque cosa (soprattutto business et similia) con un tono da manuale professionale mandato a memoria. Non riusciamo a capire se Louis sia uno che non capisca i rapporti umani o, più semplicemente, se ne sbatta allegramente. Questo è ancora più vero vedendo il suo rapporto con il suo perennemente terrorizzato "stagista" Ricky, una sorta di comic relief per il film e servo personale per il protagonista. Tiferemo per Louis, ogni tanto, pentendocene subito dopo.

L'esordio di Dan Gilroy è uno di quelli con il botto. I colori spenti e notturni anche nelle rare scene esterne durante il giorno, le inquadrature pulite e ricercate, anche nelle scene action più sfrenate. Non un singolo calo di tensione o di ritmo, Nightcrawler è un viaggio in un carrellino delle montagne russe nella Los Angeles più violenta e mediatica. Ottima satira di una certa informazione che va di moda oggi; probabilmente da noi Louis avrebbe venduto i suoi filmati a Quarto Grado o ad altri programmoni di qualità.

Straconsigliato.

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