Molto spesso, cago. Il più delle volte, sono pagato per farlo, perché mi trovo fisicamente in ufficio. È stato durante uno di questi piccoli furti alla società, che mi è venuto in mente questo film. Anche se non c'entra.
Nightcrawler è un film sul personaggio, prima di tutto. La figura che Jake Gyllenhaal interpreta (secondo me, in maniera assolutamente dignitosa) è il centro della vicenda, che lo vede creare un business di affari sul giornalismo d'ultim'ora, sulla gara al primo sciacallo che arriva sulla cronaca crudele, su quello che da sempre fa parlare, sull'esasperazione e speculazione mediatica in caso incidenti-stragi-furti-omicidi. Ed effettivamente attorno a tutto ciò, si crea una bella tensione.
Certo che poveraccio, un mezzo ladruncolo così (per carità, furbastro e parecchio ambizioso), mica può far tutto da solo. E il colloquio allo schiavetto che deciderà di portarsi dietro, nonché il rapporto lavorativo che instaura con lui, sono un valore aggiunto al tutto.
A differenza di chi racconta e vive la vicenda, non si corre nessun rischio: nessun calo di ritmo, nè cadute di stile, nè troppa prevedibilità. Semplicemente una miscela di colori scurissimi e melmosi, una vagonata di scene che mi hanno gasato, e una regia della mezza madonna. E credo altro.
Pour moi, un filmone.
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