"La gente odia, perché amare fa paura"
Quando mi é stato proposto di recensire "Boomerang" ero leggermente titubante. Poche volte mi é capitato di ascoltare e valutare un disco dalle musicalità hip hop. Dall'esperienza del rap televisivo, mi aspetto sempre un atteggiamento catastrofico, violento e rivoluzionario da questo genere musicale. Con un sorriso mi sono dovuta ricredere. Mi sono infatti trovata di fronte a una piccola opera d'arte in rima.
Una confezione di sapori freschi, mielosi, ma anche taglienti e ammalianti. Una caramella gustosa capace di regalarmi emozioni importanti. L'amore, i sogni spariti, l'amarezza della giovinezza e della spensieratezza di un tempo. Ma anche il rammentare che tutto, torna indietro. Nel bene e nel male ogni nostra azione, ogni nostro traguardo, ogni sconfitta, ogni lacrima e ogni sorriso é parte di noi. Quando penso a "Boomerang", penso a questo. A un gioco scaltro, capace di riflettersi nei nostri gesti e capace di trasformarsi in una valigia piena della nostra essenza.
"Boomerang", il primo disco solista di Daniel Mendoza, appartiene a un filone raro dell'hip hop Italiano: un lavoro maturo, serio e progettato da un uomo, che può rivendicare a tutti gli effetti l'importanza del rap e della sua origine storico-sociale. Quindici tracce ben eseguite e coronate da una discreta qualità audio. Collaborazioni varie, che toccano perfino l'estero. Non sorprende che il singolo di presentazione di questo disco "L'Italia non é", ha toccato le oltre 30.000 visite su youtube. "Boomerang" é un disco che consiglio a tutti. Cultori del genere e non. E' sicuramente una valida alternativa al tunz tunz delle disco e alla staticità delle composizioni pop.
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