Ecco uno dei pochi esseri umani capaci di fare il rocker strafottente e faccia da culo che peò in cambio ti da energia e divertimento a profusione e i suoi live sono la testimonianza di tutto questo. Danko Jones non è un genio della musica e mai lo sarà, lui lo sa bene e anzi si guarda bene d'esserlo. Il sudore, l'urto, l'immediatezza, la strafottenza, la carica sessuale sono le sue armi e sa usarle alla grande .

"SLEEP IS THE ENEMY" è il suo quarto album, il più immediato e orecchiabile della sua discografia dove i riff taglienti della sua chitarra vanno a braccetto con melodie e refrain che ti si inchiodano in testa al primo ascolto. Dopo un esordio passato del tutto inosservato, la sua carriera cambia direzione con "Born a lion", album del 2002 che sapeva coniugare perfettamente il rock'n'roll con l'hard rock e il blues, sottoforma di canzoni veloci ed urgenti. Nel sucessivo "We sweat blood" (2004) il sound si incattivisce un pochino avvicinandosi piu' all'hard rock settantiano.

I DANKO JONES dal nome del leader, sono un trio completato da John Calabrese al basso e Damon Richardson alla batteria, recentemente uscito dal gruppo, però. Il sound di Danko Jones è un miscuglio di hard rock'n'roll suonato con veemenza punk in cui si incastonano le liriche sguaiate e tipicamente rock'n'roll fun in cui l'attrazione per il sesso e le donne la fanno da padrone anche se non mancano argomenti un pò più seri, ma trattati con ironia e distacco. Impossibile rimanere fermi all'attacco rock di "STICKY SITUATION" e al suo refrain ignorante. "BABY HATES ME" sembra uscita direttamente da un disco dei KISS anni settanta. "DON'T FALL IN LOVE" è melodica e piena di clap-hands con un testo banale, stupido ma dannatamente contagioso. Potere del rock'n'roll. "SHE'S DRUGS" è punkeggiante e veloce cosi' come "INVISIBLE" in cui compare un gradito ospite alla seconda voce: niente meno che JOHN GARCIA ex voce dei grandi KYUSS. Più cadenzate "THE FINGER" e "FIRST DATE", melodica "WHEN WILL I SEE YOU", anomale "TIME HEALS NOTHING" che si apre con dei beat quasi disco e "SLEEP IS THE ENEMY", assalto all'arma bianca finale, quasi hardcore nell'esecuzione e nelle vocals.

Se vi piace il rock senza troppi fronzoli, quello capace di farvi battere il piede e agitare la testa, ascoltate DANKO JONES e se vi capita a tiro un suo concerto, non lasciatevelo scappare, ne uscirete divertiti e sudati. Il personaggio può risultare un pò spaccone e sopra le righe ma sicuramente risulta più vero e credibile di tanti gruppetti e gruppettini d'oggi, intenti a parodiare i grandi del passato.

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