Come sarebbe un mondo senza i Beatles? La musica pop sarebbe qualcosa di simile alla forza culturale e artistica che è oggi? Il movimento controcultura degli anni '60 sarebbe prosperato senza una delle sue più grandi icone? Penseremmo diversamente a The Catcher in the Rye se non fosse stato usato come ispirazione per l'omicidio di John Lennon? E, più urgentemente, chi avrebbe scritto "Live and Let Die", probabilmente il più grande di tutti i temi di Bond?

A nessuna di queste e altre domande viene data risposta.

Il film è come un uovo di cioccolato: abbastanza dolce e soddisfacente da distrarti dal fatto che è completamente vuoto dentro.

Il nostro sfortunato protagonista è Jack Malik, i cui sogni di celebrità musicale sono entrambi iniziati e (pare) terminati nella sua città natale di Clacton-on-Sea, dove trascorre le sue giornate esibendosi per svuotare i locali sulle spiagge e per disinteressati frequentatori di pub.

Il suo unico supporto è Ellie ,la sua migliore amica, che scopriamo presto follemente innamorata di lui.

Jack decide di appendere la chitarra ed il microfono al chiodo, un blackout globale che dura 12 secondi in totale, ha creato una realtà in cui i Beatles non sono mai esistiti e Jack è l'unico che li ricorda. Quando suona "Yesterday" per i suoi amici, tutti reagiscono scioccati, chiedendosi come Jack sia riuscito a creare qualcosa di così emotivamente profondo.

Eppure, “Yesterday” fa capire che potremmo non essere attrezzati per riconoscere il genio puro, soprattutto quando non è stato pre-confezionato come tale da un gigante aziendale.
La reazione di un amico a "Yesterday" è casuale, "Beh, non sono i Coldplay", mentre i genitori di Jack non riescono nemmeno a stare seduti abbastanza a lungo nell’ascoltare "Let It Be".
In effetti, la sua ascesa alla fama prende piede solo dopo essere stato notato da Ed Sheeran che nel film ha un ruolo molto meno invadente e irritante di quello che ti aspetteresti da una pop star di livello mondiale.

La prima parte del film è divertente e piacevole, nella figura di Jack credo si possano riconoscere tanti musicisti indipendenti.
La seconda parte è scontata e la favola amorosa con l’amica del cuore abbastanza banale.
Nessuna spoilerata, si capisce fin da subito come andrà a finire il film.

L’unico messaggio che secondo me non può essere messo in discussione nel film è che l’industria discografica non ha nulla a che vedere con l’arte e la musica di qualità ma solo con il profitto e personaggi costruite a tavolino.

Se dovessi dare un voto - 7 su 10

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