Dargen sa comunicare molto, moltissimo con il solo mezzo della parola. Da sempre. Il suo campo è quello della parola intesa come parola pronunciata, il PARLATO. E' un artigiano della parola, in ogni suo aspetto: sia paradigmatico (cioè, sa sceglierle), sia creativo (sa combinarle), ma soprattutto, sovrasegmentale (sa pronunciarle).
E' su quest'ultimo aspetto che mi vorrei fermare principalmente. Questo è ciò che rende la musica di Dargen così bella e innovativa: il MODO in cui pronuncia le parole.
Già, perchè chi ha comprato "Musica senza musicisti" è rimasto impressionato non tanto da COSA dicesse, quanto da COME lo dicesse. La sua voce, il suo trascinarla, il suo essere così viscerale, questo lo rende unico: è la sensazione di SINCERITA' che scaturisce dall'ascolto che ti convince, a meno di questo puoi prendere i dischi e buttarli via.
Ok, fatta questa premessa,sorge il dilemma: può questa sua capacità da sola reggere un disco intero?
Secondo me no. E infatti, non lo fa.
Clamoroso passo indietro rispetto al disco precedente, quest'opera sembra fatta per dire: anche i migliori si possono corrompere. Detto fatto. Ok, esce D' parte uno, io lo ascolto, sento "Malpensandoti" e penso: Dargen, grazie di esistere. Poi passo alle altre tracce e mi dico: ok, questa parte parla d'amore, d'amore e null'altro, ma la seconda parte sarà migliore, dai crediamoci. E invece no. Alla 50esima volta che senti la frase "l'amore è..." ti vien da spararti nei coglioni. Ok l'amore è importante, è forse tutto ciò per cui val la pena di essere umani ma dico cazzo ne bastava una di canzone. Perchè se parli solo di una cosa alla fine saturi. Se avessi voluto leggere Moccia, avrei letto Moccia. Ricordo quando in un'intervista Morgan disse: "consiglio Dargen D'amico, che è un grande scrittore di testi, D A R G E N D A M I C O." Povero Morgan, che delusione.
Però uno può dire: ok, passino i testi, ma la musica? Beh la musica è brutta. Dove sono le sperimentazioni elettroniche di "MSM"? Dove sono quei ritmi pompanti? Chiunque possieda "Di vizi di forma virtù" e non si sia fatto il vialetto di casa con le cuffie al massimo canticchiando mente. Ecco, era una cazzata di testo ma il ritmo pompava. E ci sta una cazzata di testo se il ritmo pompa. Invece, niente. La musica è piatta nella quasi totalità della prima parte del disco e nella seconda i pochi sprazzi di luce sono meri tentativi di copiare ciò che di buono c'era nella prima. Gli unici accenni di ignoranza sono portati dai Crookers e quindi sono in stile Crookers, ma noi vogliamo lo stile drgen mica lo stile Crookers, ecceccazzo. Poi c'è il cantato. Quel cantato del cazzo... Quel cantato del cazzo... Quante volte ti ho detto che non devi, non devi usare quel cantato del cazzo nei dischi, quante? "I cantautori lo usano il cantato" Non sono fan dei cantautori, sono un tuo fan. E ti sto dicendo che voglio che la smetti con quel cazzo di cantato!!!
Pochi testi buoni, pochi ritmi buoni, resta ben poco. Con triste amarezza lo dico, resta davvero poco. Ma perchè una cosa del genere? Dargen è diventato improvvisamente stronzo?
Mi verrebbe da citare alcune canzoni dei dischi precedenti ma non lo faccio perchè dico cazzo se per recensire un disco devi confrontarlo in continuazione con quelli precedenti vuol dire che c'è poco da dire su questo. Ed è così.
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