One-man band fondata e diretta dall'ex DNA Robin Lee Crutchfield, in breve dimenticata dal genere umano ed oggi, grazie al sottoscritto, riscoperta dal popolo di Debaser.
Note cupe, monotone, abuliche e tristi che ci trasportano, con tono fatalista, al cospetto di un Dio ancora più cinico di un dirigente d'azienda.
Synth, tastiere, voce da svogliato narratore ed una manciata di testi elementari ma di sicuro effetto. Orgasmici!
La tristezza che le mini-composizioni dei Dark Day emanano non è volgarmente gotica nè stupidamente dandy. Si tratta, piuttosto, di una forma di catarsi sonora, mai urlata e mai estremizzata che ci fa comprendere, senza tante elucubrazioni intellettuali, quanto tutto sia vano ed effimero.
Non ho voglia di aggiungere altro. Del resto è inutile descrivere con vuoti giri di parole il magma emozionale che questa oscura creatura è riuscita a musicare nel corso della sua brevissima carriera.
"Collected" è una raccolta che, con cura, ci restituisce il lato più tenebroso di questo misconosciuto artista. Una raccolta adatta a chi, per vari motivi, ama l'elettronica minimale dei primi Kraftwerk e la tristezza di album come "Closer" (è dei Joy Division 'gnurant!).
Da ascoltare in cuffia e rigorosamente isolati.
Carico i commenti... con calma