I Dark Lunacy nascono a Parma agli inizi del 1997 per decisione di Mike (voce) ed Enomys (chitarre). Nel 1998 si aggiungono in pianta stabile Baijkal (batteria) e Harpad (basso), il quale purtroppo viene costretto da gravi motivi personali a lasciare il gruppo nel 2001, nel quale subentra Imer.

Sono fautori di un genere, comunemente definito “dramatic death metal” che mescola ritmiche serrate e taglienti, tipiche del death, atmosfere decadenti con ispiratissime aperture melodiche più orientate al gothic, ad un quartetto d’archi di notevole bravura e ad un coro misto a tre voci formato di ben venti elementi. Dato che, almeno inizialmente, il gruppo era stato fondato come progetto fine a se stesso, la loro discografia si compone di soli due album, un mini, un EP e uno split-cd:

Silent Storm     (1998) mini autoprodotto
Serenity           (1999) EP autoprodotto
Devoid             (2000) LP sotto SELF
Twice               (2002) split cd con Infernal Poetry
Forget Me Not   (2003) LP sotto SELF

Nei prossimi mesi è stata annunciata l’uscita di un nuovo cd, di cui è stata data una anticipazione all’Evolution Festival 2005.
Sicuramente la parte migliore della loro discografia è rappresentata da "Forget Me Not", un album intenso, ricco di atmosfera e oscurità. La voce di Mike grazie al suo growl vibrante ed espressivo riesce a trasmettere la tristezza, la malinconia ed insieme la forza dei loro testi, sostenuti da Baijkal, il quale mostra doti tecniche, precisione e potenza non indifferenti, anche in sede live, da Imer che si lancia in poderose plettrate sul suo quattro corde e da Enomys (a volte in ombra rispetto agli altri componenti) il tutto trasportato come su di un lieve alito di vento dagli archi, dalle stupende voci del coro e dal pianoforte. Straziante l’urlo che Mike lancia subito dopo l’intro di "Through The Non Time", una canzone che esprime in tutta la sua potenza e la sua poesia la forza dei Dark Lunacy, il perfetto equilibrio e sintonia dei vari componenti, la sublime cooperazione tra generi così distanti.

Tuttavia la canzone che preferisco è un’altra. "Serenity"… la perfetta armonia tra la componente metal e la componente classica, la sublime poesia dei testi e delle atmosfere gotiche la rendono sicuramente, almeno per quanto mi riguarda, la canzone più significativa della loro discografia.

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