I ‘Dark the suns' sono una band proveniente dalla Finlandia, questo è il primo full-lenght di matrice appunto death-gothic. Questa la line up:

Mikko Ojala: Guitar / Vocals
Inka Tuomaala: Bass
Juha Kokkonen: Keyboards
Markus Lehtinen: Drums

‘In darkness comes beauty' è un album monocromatico negli accordi ma ben suonato, si apre con ‘Reflections' la quale innesta il groove di chitarra diluito da tastiere virtuose, la voce parte sottoforma di sussurro, alternando poi il death, mentre sul fronte testi troviamo delle liriche semplici e affossate in un crepuscolo emotivo, confermato dalla seguente ‘The sleeping beauty' che mantiene il sentiero guidato dalle tastiere delicate come carillon. La seguente ‘Black sun' non si stoglie da quanto visto, cosi' come ‘Alone' in cui le tastiere sono particolarmente cadenzate in brevi sequenze. ‘A darkness to drown in' riprende identica con leggere variazioni di tempo sulle tastiere e con ottimi accenni di chitarra solista sul tipo di ‘Allergic' dei Placebo. Riprende ‘Angel soul' con testi sempre crepuscolari simili ad un elogio funebre, mentre in sottofondo progredisce il ruolo della chitarra ritmica, distaccandosi dalla frequenza uniforme. La seguente ‘Drama for gods' è identica, mentre ‘Ghost bridges' presenta delle cadenze più pronunciate a livello sonoro, mentre rimane identico il tempo nei testi, cosi' come il senso di questi ed il death vocal, che varia leggermente su alcuni passaggi avvicinandosi a Dani FIlth.

Anche le conclusive ‘Like angels and demons' e ‘Away' non presentano variazioni considerevoli; perciò direi che il disco sta in ciò che ho descritto. Sicuramente è apprezzabile l'apporto melodico dato dalle tastiere, e anche quello degli archi e dei cori che talvolta armonizzano il sottofondo, non sono inoltre presenti consistenti variazioni di tempo nelle linee vocali, che non corrispondono ad un death estremamente violento, raffermate su un incedere lento e lineare così come la chitarra ritmica.

Concludo classificando la band come degna rappresentante del genere proposto in quanto a tecnica, mentre è mediocre per quanto concerne i testi, forse poco sentiti e che per tanto non ho riportato, critica questa che comprende anche il tempo raffermo nella metrica per un mio gusto personale. Al di là di ciò non penso che questo disco fatichi a farsi apprezzare dagli interessati al genere.

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