M.P.D.S.!!!!! Sono queste quattro lettere urlate a squarciagola ad aprire le danze... e quindi già ci è dato immaginare cosa ci aspetta andando avanti con l'ascolto.

METAL PUNK DEATH SQUAD... il duo norvegese non sembra affatto voler ritornare alle radici, anzi il sound old school è sempre più presente... ma questa volta in maniera molto meno incisiva rispetto al passato. Mi spiego meglio. Premettendo che adoro alla follia il nuovo corso musicale intrapreso dai Darkthrone e reputo "The cult is alive" uno dei loro migliori dischi in assoluto, questo nuovo "Circle the wagons" perde di potenza, attacco frontale, "ignoranza".

La senzazione che si ha ascoltando è che Fenriz abbia voluto miscelare in un solo lavoro tutto ciò fatto in precedenza (mi riferisco sempre all'ultimo periodo) aggiungendo influenze heavy, nwobhm e rock più classico. Questa scelta poteva essere vincente ma purtroppo non è stata espressa a dovere, sembra quasi forzata. Difatti sono presenti molti riff punk che poi però sfociano in un cantato melodico e pulito (inedito al gruppo norvegese), che appunto va a togliere mordente alla song. Ascoltate l'iniziale "those treasures will never befall you" e la titletrack per credere... Non sono assolutamente brutte songs, ma si percepisce un senso di forzatura e dopo un pò il disco puo risultare un pò macchinoso. Ovviamente i pezzi diretti, propriamente METAL PUNK, ci sono: "I am the graves of the 80's" è uno dei pezzi piu belli partoriti dai Darkthrone, violenza pura a supporto del metal ottantiano e contro la plasticità dell'insulso metal moderno "destroy the modern metaaaaaal!!headbang your fuckin' head", ci consiglia fenriz.

Ora, queste possono sembrare delle baggianate a chi è tutto preciso e carino e si sente i cd davanti al pc e gli piace fare il recensore, psuedo-intellettualoide so tutto io, ma vi posso assicurare che le parole di fenriz sono sincere e la sua devozione per il metal e l'underground sono reali. Tornando all'aspetto musicale sono da citare la noiosa "stylized corpse" brano di quasi 8 minuti, sciapissimo e senza capo ne coda, "eyes burst at dawn", pezzo che è possibile definire "sperimentale" per i darkthrone a causa della sua natura molto epica e heavy e l'altra perla del cd:"i am the working class", brano sguaiatissimo ma efficace come una fucilata in bocca.

Non cè molto altro da aggiungere su questo lavoro... basta immagginarsi l'ultimo "Darkthrones and black flags" con elementi piu "classici" ed il gioco è fatto.

Buon headbanging.

Carico i commenti...  con calma