I Darkthrone sono cambiati.. Oh se sono cambiati..
Quel “F.O.A.D.”, che sta per Fuck Off And Die, rappresenta al massimo lo spirito di questo cd, ma anche un pensiero che spesso si insinua nella nostra mente. Ma al contrario di quanto lascerebbe intendere il titolo i nostri non sembrano più volersi isolare o nascondere come in passato, basta guardare il booklet, pieno di foto di Nocturno Culto e Fenriz a colori, che sembrano ancora più “calde” se confrontate con la fredda copertina in bianco e nero.
L’opener “These Shores are Damned” parte con il classico sound a cui gli ultimi Darkthrone ci hanno abituato, ma tutto d’un tratto la musica cambia, come se i nostri venissero posseduti dagli spiriti di Lemmy e soci. La seguente “Canadian Metal”, oltre ad essere una dedica al metal canadese (ma va?) sembra uscito da un disco dei Celtic Frost. Persino le vocals non sono più in scream, o perlomeno non sempre e non come Nocturno Culto ci ha abituati, e ci sono momenti in cui sembra di sentir cantare Tom Warrior, soprattutto quando è Fenriz ad esibirsi dietro il microfono (addirittura su “Raised on Rock” se ne esce con degli “HUH” che hanno fatto storia nei cd del “Gelo Celtico”!).
Come avrete capito, sono finiti i tempi del Grim Black Metal, i Darkthrone sono tornati alle origini che hanno il nome di Venom, Celtic Frost e compagnia bella e hanno voglia di scapocciare e di farci scapocciare un bel po’!
La cosa che sorprende di più, però, è la varietà delle canzoni, mai ripetitive o noiose, e soprattutto il modo superbo in cui i nostri hanno saputo amalgamare al meglio tutte le loro influenze, senza snaturare il loro sound passando tranquillamente da parti Black Old School ad altre che richiamano marcatamente i mostri sacri degli anni ‘80. Così a volte sembra di essere tornati davanti a “un fulmine nel cielo del nord” con un po’ di “fame transilvana” addosso “sotto una luna funerea” e subito dopo di nuovo a battere il capoccione! Da notare come Fenriz abbia incrementato il suo lavoro su questo cd, prestando la sua voce in canzoni come “F.O.A.D.”, “Raised On Rock” e “Pervertor of the 7 Gates” e curando il songwriting di ben 5 canzoni su 9!!
In conclusione “F.O.A.D.” è un proprio un bel cd divertente che non sfigura affatto nella discografia dei Darkthrone, pur non trattandosi di un disco perfetto. È consigliato a tutti quelli che hanno apprezzato gli ultimi due cd, anche se, secondo me, tutti i veri fan dei Darkthrone non possono non averlo accanto agli altri album.
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