Resta sempre difficile recensire un capolavoro rimanendo obbiettivi riguardo ai suoi contenuti. E forse Panzerfaust non è un capolavoro? Con le sue atmosfere glaciali i suoi riff gelidi e i ritmi opprimenti? Comunque mi accingo a recensirlo comunque cercando di restare comunque obbiettivo anche difronte al True Norwegian Black Metal. Sì lo definisco così perche i Darkthrone hanno in sè tutto quello che deve avere un gruppo black, hanno le caratteristiche fondamentali insomma (cosa che posseggono pochi altri guppi sulla scena attuale e che possedevano pochi nella scena passata, gruppi quali Mayhem, Satyricon, Shinig, Ondskapt, Emperor etc) per fare black.
Al momento in cui fu prodotto Panzerfaust, il black era alla fine del suo "periodo d'oro", ormai erano morti Dead, Euronymous e le attività della black metal mafia erano cessate; l'helvete aveva chiuso e Varg era quasi in carcere per l'omicidio del frontman dei Mayhem. Eppure i Darkthrone avevano ancora molto da dare alla scena, e dalle menti di quei due geni conosciuti sotto il nome di Fenriz e Nocturno Culto, usci Panzerfaust. Composto da sette tracce di una bellezza unica Panzerfaust arriva dritto al cuore dell'ascoltatore che ne rimane colpito se non scioccato. Sicuramente la reazione più comune di tutte tra i metaller classici è "che schifo" oppure fare cenno di no con la testa come per dire "questa gente è fuori... " cosa che sarà capitata un pòa tutti al primo approccio con il black. Si perchè questo album come il black metal non è facile da capire, e per provare le senzazioni che hanno provato Nocturno Culto e co. quando lo hanno scritto va ascoltato. Per me che sono un blackster ormai da anni questo non è più difficile ma consiglio a chiunque abbia queste senzazioni di disgusto ascoltando il black, di provare a capirlo a fondo, fin nelle sue più piccole sfaccettature.
Il cd si apre con la track "En Vird Av Sorg", track gelida come il suoi riff e i drumming di Nocturno Culto. Questo canta in modo leggermente diverso dal solito, ma non per questo in modo peggiore, ma la differenza si sente per uno come me che ha solo "A Blaze In The Northen Sky" e questo. Nella seconda traccia "Triumphant Gleam" Nocturno Culto e Fenriz continuano la loro opera di distruzione con una canzone più veloce e avvincente della prima. Si passa poi a una delle tracce più belle "The Hoders Of Nebulah" del disco che dalla prima nota mette subito angoscia con l'intro di chitarra che personalmente ascolterò 10 volte ogni giorno. Il drumming sostiene i ritmi opprimenti dalla canzone senza eccellere. Altra traccia ottima è rappresentata da "Hans Siste Vinter", dai ritmi più veloci della precedente, il drumming sempre e comunque a sostenere il tutto senza parti dove Fenriz esalta le sue abilità. Da notare è che nel black metal la batteria serve proprio per sostenere il ritmo e raramente si incontrano parti di drumming "pesante" come nel death. Si passa poi a "Beholding The Throne Of Might" traccia buona sempre sulla stessa linea delle altre. "Quintessence"che dire. . . . . una delle track più belle del disco sempre con riff gelidi in pieno stile Darkthrone e Nocturno Culto sempre eccezionale alla voce; la traccia resta sempre sulla linea opprimente delle altre. . . chi avrà ascoltato il disco si sarà accorto di come questo alterni track veloci ad altre lente. Si passa a "Sno og Granskog" dominata da un suono più o meno spettrale o medioevale in sottofondo. Tutto per chiudere un album meraviglioso consigliato veramente a tutti!
Carico i commenti... con calma