"Real Biography..." è un disco atipico. Darmon King torna sei anni dopo quel "Tha Whore-Master" e questa volta i toni sono diversi. L'album è totalmente in memoria del migliore amico scomparso in un incidente in mare e si sente. C'è spazio però anche per l'ironia (vedi le varie skit) e per la rabbia (vedi "Fari Spenti" e "So Damn!"). Ma la cosa che risalta maggiormente è l'assoluta introspezione che si cela dietro ogni brano.
L'atmosfera è cupa e oscura e già dalla cover ci si rende conto che c'è poco da ridere e tanto da riflettere. Si parla di una vita di cui si perde il controllo troppo facilmente ("...a chi si consuma la vita/e a chi è andato via di fretta..."), in un mondo dove non si sa se correre o fermarsi aspettando i "Giorni Migliori" (brano che ha avuto una buona rotazione radiofonica così come "Criptonite"). "Saranno giorni migliori o un'altra vita tra le tante/perchè forse siamo tutto... o forse siamo niente" il ritornello è scandito da queste parole accompagnate dalla voce di Lara e da uno splendido beat di Jerry Spina. Ed è nella parte più intima del disco che troviamo le perle. "Going On", "Verità Nascoste" e soprattutto "Ricordi 9-03" (capolavoro dell'album) rappresentano quelle dediche fatte di parole che lasciano al vento il compito di raggiungere il destinatario.
C'è spazio anche per la polemica in quel "Verba Domini D.C." che sa tanto di risposta ai fatti accaduti anni fa (una denuncia per aver trasmesso in radio un brano contro il mondo della Chiesa). Un ultimo brano da citare a mio parere è "Headbangers" in compagnia di Darkeemo sempre su un tappeto sonoro di Jerry Spina. Brano che trasuda strada da tutte le parti, un mix di poliziesco, grunge e streetstyle allo stato puro in cui i due rapper fanno sfoggio delle loro situazioni.
Per concludere, un disco rap che non sembra un disco rap. Un bellissimo omaggio al mondo che cambia e ai ricordi della nostra vita che ci accompagnano sempre. Da avere assolutamente.
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