Certo ché con gli attuali semi-proibitivi prezzi del peninsular mercato frutt/orticoleggiante deve esser monetariamente costato uno/due oculi del cranio, ovvero/ossia una ingente somma pro-capite, l’organizzar a ricolme azzurrognol/cellophanistiche buste il multisaporito/vitaminico/kromato sound-vegetariano-show sminuzzato ad arte dagli amabili et immensamente ironici austro-erbivori in quaestionem.
Ora, dopo aver fatto (appropriatamente) incavolare indi aizzato le pressoché monopoliste 'confederazioni' orto und fructicole triqolorique Vs il miserrimo-sfasciascritto, oserei tentar di vanamente narrar about le parod/parossistiche et ultra-dietetiche quanto esilmente carboidratesche elucubrazioni para-musiqali degli otto apparentemente sobri et nerovestiti, allegri Wiener/orchenstranti.
First of all: l’utensileria ortaggistica utilizzata, frutta omnicompresa, deve essere rigorosamente colta “in giornata” (anzichénon): péna la non transformatzionem in sound-rigogliosi instrumenti et serale eseguibilità della muziqo-abbondante insalat.. ehm volevo dire serata.
Gli ortaggi-mutanti pertanto sùbiscono sia pre-konzerto ché durante il dietetico/integrale-corso della serata un invasivo quanto indelicato ma ineluttabile trattamento-transformatoreo.
Sono una decina gli ardui quanto inusitati spiazzant/divertenti culinar/frammenti emanati ad uso et pasteggio dei (spesso) frastornati astanti: sei proto-masquli et dos aggraziate-donzellette costituiscono il muzaq/qulinareo staff-esecutoreo: si appropinquano al palco ognuno con il proprio e personale, gelosamente célato fruttuoso-armamentario, neanche si dovesse di lì a breve apparecchiar pour tutta la non troppo folta (a oculo+croce direi 326/327 i de-affamati presenti) audience comodamente stravaccata und perloplùs maledettamente inquriosita da quanto si prospetterà loro-fronte a breve melanzan/temporale distanzia.
La terrestre et ricchissima instrumentatzionem a disposizione, durante l'ora scarsa di laiv-exhibitionem, viene perlopiù ritmicamente triturata, sagacemente grattugiata, chirurgicamente mozzata, polmonarmente insufflata, giocosamente trotterellata, belluinamente percossa, oltreqùé infine senza alcuna humana-pietas perforat/trapanata und vivisezionata, indi finale/mente quanto naturale/mente pentolon/zuppa-transformata.
L’esecuzione paradossal/sperimental/verduristica della semi-folle congrega, prescindendo dallo inusitato quanto evidente lato nature/naif ha un suo (come si dice in quodesti casi), inatteso percome: tra lo stùpore generale si cimentano in improbabili quanto mutevoli glitchevoli sinphonie segano-spezzetate (“Frkklz”) (tra)passando per periglios/rumorose assurdità carot/cetriolistico-tribalistiche (“Prelay”), a klassikal/audionarie riletture, “Strawimprovsky”, sfociando in trascinantissime simulatzion/mutazioni zuccos/dance-jungleisticheggianti (“Greenhouse”).
Insomma l'offerto ricco piatto risulta sorprendentemente leggero, digeribile oltreché saporito et certosinamente ben amalgamato.. unica pecca (non me ne vogliano) oltre alla inspiegabile (pare avessero realmente terminato gli ortaggi a dispositzionem..) non-riproposizione sullo stage/graticola dello straklassico Dusseldorfiano “Radio-Aktivitat” (viceversa martirizzato a colpi di finocchi und peperoni absortiti nell’ultimo lavoro in studio, “Automate”), la semi-(in)commestibile/post-serata pseudo-zuppa verdognoleggiante generosamente offerta: l’improbabile incrocio/frullato di cetriol/zucchin/patat/pisell/melanzan/peperon/fagiuol/melone e chissà cos’altro [con aggiunta di non meglio identificate dosi d'abbondanti iper-spezianti elementisticità] non appartengono (s)fortunatamente allo traditzional sfasc(i)evole Dna-stomacale (anzichéyes).
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