Erano anni che non lo ascoltavo, dai tempi del vinile. Il CD infatti era ancora sigillato.

David é un genio. Ed il suo genio è asservito alla musica.

David é sempre diverso ed in tutte le sue diversità riesce sempre ad essere grande.

Così anche questo suo album, diverso dagli altri e da se stesso, né il migliore né il peggiore, riesce

a testimoniare la grandezza di questo artista.

I suoi album sembrano sempre la colonna sonora di un film immaginario.

Qui abbiamo la brillante produzione dell’amico Tony Visconti.

Abbiamo il talento stralunato (schizoide direbbe il recensore serio) di Robert Fripp e quello più apparentemente convenzionale di Carlos Alomar che arricchisce, se possibile, la interpretazione di David.

“Scary Monster”, “Ashes to Ashes” e “Fashion” sono i brani che preferisco.

Poi “Because you’re Young” e “Kingdom Come” (di Tom Verlaine). Poi il resto.

Qui non si scarta nulla.

“It’s no Game” (Part1) introduce l’album. Da notare la chitarra alla fine del brano.

“Up the Hill Backwards” scorre senza problemi.

Segue il trittico dei miei brani preferiti.

“Scary Monster” perfetta.

“Ashes to Ashes” malinconica bellissima interpretazione di David.

“Fashion” moderna quasi disco nello stile. Fripp…

Poi

“Teenage Wildlife” esalta le doti canore di David. Fripp al ricamo.

“Scream like a Baby” carina contiene un coretto Zappiano (?)

“Kingdom Come” altra grande interpretazione di David.

“Because you’re Young” alla chitarra niente meno che Pete Townsend.

“It’s no Game” (Part 2) conclude l’album. Anche qui la chitarra di Fripp.

Al netto dei testi, di cui mi sono interessato marginalmente, è un album che arriva più alla testa che al cuore. Non necessariamente un difetto, solo una personale percezione. Ancora gira…

P.S. Mi sono accorto di aver scritto di David al presente e non al passato.

Tutto sommato va bene così.

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