C'è stato un tempo, durante il quale, spesso mi procuravo i ben noti "The Best Of", anche perchè era più semplice riuscire a reperire dischi di artisti o gruppi meno noti. Molte volte le "raccolte" non sono veramente indicative delle qualità artistiche e compositive dei musicisti. In questa situazione però non è così, infatti questo album espone perfettamente le capacità musicali di Bromberg (n 1945, USA). David è un ottimo ed eclettico chitarrista, particolarmente serio ed incisivo.
Inizialmente impara a suonare chitarra e violino e si impegna ad eseguire scrupolosamente molti classici del Blues nero, riuscendo a raggiungere un'eccellente abilità strumentale anche come chitarrista flat-picking. La svolta importante avverrà nel 1967 con l'incontro e la successiva amicizia con J Walker (non quello della serie tv) che gli permetterà di partecipare in suoi svariati album. Inizierà successivamente una prolifica attività di sessionman infatti, nel corso della sua carriera suonerà in oltre cento dischi di altri artisti. Comparirà anche in ben tre album di B Dylan. Formerà anche la Bromberg Band, costutuita da ben sei musicisti. Nei primi anni '70 inizierà ad esibirsi a proprio nome e quindi pubblicherà svariati album, tutti piuttosto interessanti. Negli anni seguenti David passerà alla Fantasy ma non otterrà buoni risultati commerciali. Inoltre le discussioni con la casa discografica lo porteranno alla decisione di abbandonare le scene nel 1980, comunque continuerà ad esibirsi sporadicamente. Curiosamente nel 2007 uscirà un suo album intitolato "Try Me One More Time".

Il presente disco (digitally mastered-analog recording) è formato da dieci brani per un totale di quarantotto minuti e raccoglie molte delle sue migliori e più ispirate composizioni. Tutti i pezzi sono suonati con una eccellente perizia strumentale. Lo stile di Bromberg è originale e anche se la struttura delle "canzoni" è apparentemente semplice, nasconde in realtà una particolare amalgama di molti generi musicali. La voce è particolarmente calda e brillante quasi "confidenziale". La proposta dei brani è piuttosto variegata e nonostante siano tutti cantati c'è spazio anche per molti ed entusiasmanti passaggi strumentali. Tutti gli strumentisti suonano con convinzione e lungo tutto il disco non si avvertono quasi mai cali di ispirazione. La chitarra di David risulta sempre raffinata, a tratti quasi "pignola" nelle sue trame chitarristiche ed è dotata di un gusto inconfondibile. I brani alle volte risultano piuttosto ironici e scanzonati come "Send Me To The 'Lectric Chair'", "Mr. Bojangles" (live) forse il brano migliore di questo disco, composto dall'amico Walker, "The New Lee Highway Blues" con ottimi inserti di violino, "Kansas City" (live), mentre in qualche situazione risultano leggermente più malinconici come "The Joke's On Me". Stupenda anche "Sharon" in chiusura del disco che è in grado di trasmettere all'ascoltatore svariate sensazioni. La copertina quasi beffarda ad opera di Seymour Chwast è artisticamente e tecnicamente valida.

Voto disco 4,4 su 5 (__________se volete, potete sostituire lo spazio lasciato intenzionalmente libero con il simbolo che più vi aggrada).

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