Dormiamo; un sogno ha il potere d'avvelenare il sonno.
Ci alziamo; un pensiero vagante inquina il giorno.
Sentiamo, immaginiamo, o ragioniamo; riso o pianto.
Abbracciano la viva sofferenza, o schiacciano l'affanno.
E' lo stesso:perchè sia gioia o sia tristezza,
il sentiero per la sua partenza è sempre sgombro.
L'ieri dell'uomo non sarà mai come il suo domani.
Niente può durare se non la mutevolezza.

Niente è come sembra. Questo è il messaggio che ci vuole trasmettere Cronenberg. A history of violence è un film "rivelatore", una storia tanto simile a quelle che sempre più spesso si sentono ogni giorno. Cronenberg demolisce tutte le certezze umane, spazza via serenità e armonia, riduce l'uomo ad essere soggetto di qualcosa di ingovernabile:la violenza. Il regista ci ricorda che la violenza è in ogni parte della società e colpisce chiunque:in questo caso una persona normalissima che vive felice con la sua famiglia. Una violenza che il regista canadese utilizza anche subdolamente per darci il senso di come tutto può sgretolarsi in un soffio. Emblematica in questo senso la scena di sesso sulle scale...

Una regia secca e pulita che anche senza l'utilizzo del flashback ci fa intuire il passato di Tom Stall, interpretato da un pregevole Viggo Mortensen. Un protagonista molto legato "mentalmente" al Ralph Fiennes di Spider. Se infatti il titolo potrebbe far pensare ad una storia thrilling fine a se stessa, Cronenberg ci stupisce con una caratterizzazione dei personaggi davvero notevole. Una famiglia serena che vedrà vacillare in un attimo tutte le certezze costruite con una vita di sacrifici. Perchè le "varie esagerazioni" di Cronenberg sono assolutamente reali, rivelatrici appunto di quello che sempre più spesso accade nella società americana. La "favola" della famiglia per bene che vive felice, quel sogno americano tanto decantato. Tutto questo viene smontato e ridicolizzato in meno di un'ora e mezza di film. Cronenberg poco bada alle critiche ma veste lui stesso i panni del critico, denunciando una società ormai abituata a falsi eroi...

Tutto sembra perfetto e incastrato a meraviglia. Marito e moglie che si amano, con due figli da accudire e una vita che scorre apparentemente tranquilla.

E invece tutto salterà. Perchè è la storia dei giorni nostri che ci dice questo. Perchè è Cronenberg che ha deciso questo...

"A History Of Violence" è una pellicola dominata dalla drammaticità. E' un film parallelo: la difficoltà che si verrà a creare nelle vicende familiari e la violenza che coinvolgerà in primis Tom, ma che poi inevitabilmente ricadrà su tutti i componenti della famiglia.

David Cronenberg ci lascia con la speranza, con un'armonia forse ritrovata. Perchè il finale è quanto di più spiazziante si potesse realizzare: inatteso, triste, immensamente semplice...

Carico i commenti...  con calma